Oggi ricorre il settimo anno, settimo anniversario della mia visita a Lampedusa.
Alla luce della Parola di Dio, vorrei ribadire quanto dicevo ai partecipanti al meeting “Liberi dalla paura” nel febbraio dello scorso anno:
«L’incontro con l’altro è anche incontro con Cristo. Ce l’ha detto Lui stesso.
È Lui che bussa alla nostra porta affamato, assetato, forestiero, nudo, malato, carcerato, chiedendo di essere incontrato e assistito, chiedendo di poter sbarcare.
E se avessimo ancora qualche dubbio, ecco la sua parola chiara:
“In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40)».
«Tutto quello che avete fatto…», nel bene e nel male!
Questo monito risulta oggi di bruciante attualità.
Dovremmo usarlo tutti come punto fondamentale del nostro esame di coscienza, quello che facciamo tutti i giorni.
Penso alla Libia, ai campi di detenzione, agli abusi e alle violenze di cui sono vittime i migranti, ai viaggi della speranza, ai salvataggi e ai respingimenti.
«Tutto quello che avete fatto… l’avete fatto a me».
Papa Francesco – Omelia S. Marta – 08.07.2020
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