Ventimila attività avviate in un anno, con un ritmo di crescita cinque volte superiore alla media. Gli immigrati rappresentano ormai una buona fetta della piccola imprenditoria italiana, il 9,6%. Le loro imprese hanno toccato quota 590mila: nel corso del 2017 il loro numero è cresciuto del 3,4% (il 42% dell’intero saldo annuale delle imprese), contro lo 0,75% fatto registrare dalle realtà italiane.
In alcune regioni – come Toscana, Veneto, Liguria, Marche – senza il contributo di questa componente, il saldo del 2017 sarebbe stato negativo. In Piemonte e in Emilia-Romagna l’apporto dell’imprenditoria straniera ha invece attenuato la forte contrazione di quella autoctona, pur non riuscendo a ribaltare il segno negativo del saldo complessivo. Continua nell’ ALLEGATO
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