Madre, ti porto le preoccupazioni delle famiglie, dei padri e delle madri che spesso fanno fatica a far quadrare i bilanci di casa,
e affrontano giorno per giorno piccole e grandi sfide per andare avanti.
In particolare ti affido le giovani coppie, perché guardando a te e a San Giuseppe
vadano incontro alla vita con coraggio confidando nella Provvidenza di Dio.
Ti porto i sogni e le ansie dei giovani, aperti al futuro ma frenati da una cultura
ricca di cose e povera di valori, satura di informazioni e carente nell’educare,
suadente nell’illudere e spietata nel deludere.
Ti raccomando specialmente i ragazzi che più hanno risentito della pandemia,
perché piano piano riprendano a scuotere e spiegare le loro ali
e ritrovino il gusto di volare in alto.
Vergine Immacolata, avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino,
per la pace che da tempo chiediamo al Signore.
Invece devo ancora presentarti la supplica dei bambini, degli anziani,
dei padri e delle madri, dei giovani di quella terra martoriata, che soffre tanto.
Ma in realtà noi tutti sappiamo che tu sei con loro e con tutti i sofferenti,
così come fosti accanto alla croce del tuo Figlio.
Grazie, Madre nostra!
Guardando a te, che sei senza peccato, possiamo continuare a credere e sperare
che sull’odio vinca l’amore, sulla menzogna vinca la verità,
sull’offesa vinca il perdono, sulla guerra vinca la pace.
Così sia!
Papa FRANCESCO – PREGHIERA A MARIA IMMACOLATA
Roma, 8 dicembre 2022
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