LEGGEREZZA
Vorrei chiedermi e chiedere un impegno
che ci aiuti a vivere bene tutto l’anno: la leggerezza,
a non avere macigni sul cuore.
Leggerezza non significa affatto superficialità, distacco
o non legarsi alle persone e alle situazioni,
ma tutt’altro.
Leggerezza è non portarsi pesi inutili che rallentano le relazioni,
complicazioni che diventano indifferenza, giudizi, sospetti,
paternalismi che rendono tutto pesante e faticoso.
Leggerezza è guardare con occhi buoni
e che per questo sanno essere anche furbi,
liberi dalla supponenza e dalla pesantezza dei confronti, delle complicazioni.
Non prendiamoci sul serio,
prendiamo sul serio gli altri,
non facciamo pesare, solleviamo i pesi.
Se diventiamo leggeri, liberandoci da una considerazione alta di noi stessi, dimagrendo dall’io, correremo più velocemente verso il prossimo
e saremo amabili, attraenti.
Leggeri dell’amore per sé per essere pieni di amore per tutti.
Un io leggero, che sa sorridere dei propri limiti e difetti, è più se stesso,
perché libero dal tanto grasso che lo intorpidisce.
Sono le persone leggere di sé che attraggono il prossimo
e si fidano del Signore e della sua provvidenza.
Esse si fanno carico senza vittimismo delle cose più pesanti
e arrivano al segreto della vita che non finisce.
Saremo migliori? Proviamo ad essere più leggeri.
Cardinale Matteo ZUPPI – Presidente CEI
————————————————————