Suor Nabila Saleh è una religiosa egiziana che dirige la scuola più grande di Gaza, dove i giovani imparavano la tolleranza. «Oggi molti di loro sono morti sotto le bombe. Noi rimaniamo per aiutare: dove altro potremmo andare?»
«Ogni giorno piangiamo la morte di tanti nostri studenti e dei loro parenti. Erano giovani educati al dialogo, non erano fanatici, erano bravi ragazzi…». Sta vivendo i giorni più difficili della sua vita suor Nabila Saleh, religiosa di origini egiziane che da 13 anni opera a Gaza e che, dopo il violento riesplodere del conflitto tra Israele e Hamas, si è ritrovata nel mezzo dell’inferno: sotto i bombardamenti incessanti, senza acqua né elettricità, chiamata a prendersi cura di moltissime famiglie che hanno perso tutto e ostaggio del terrore. Continua nell’ ALLEGATO
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