MOBILITAZIONE PERMANENTE FINO AD APPROVARELA LEGGE SULLA CITTADINANZA

litalia-sono-anchioQuanto sono belli quei ragazzi africani che incontriamo in metropolitana e sentiamo che parlano un autentico romanesco. Perché non devono appartenere a noi? Non si può non far leggi su queste cose. Se eravamo un popolo monocolore ora siamo multicolore”.

 Con questa parole si è espresso mons. Nunzio Galantino, Segretario della CEI, presentando, il comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente della CEI. “Ius soli e ius culturae”, sono due concetti che dovrebbero ispirare una legge sulla cittadinanza, ricordando che tra le proposte dei vescovi in questi giorni figurano anche quelle di affidare a case famiglia i minori non accompagnati e riconoscere la cittadinanza per quanti hanno conseguito nel nostro Paese il primo ciclo scolastico. Riconoscere la cittadinanza ai ragazzi immigrati che frequentano le nostre scuole “vuol dire cominciare a ridurre la platea dei cosiddetti irregolari: gli immigrati non sono tutti irregolari o clandestini, non è il colore della pelle a fare ‘un irregolare’ e dell’irregolare un delinquente”. Parole in perfetta sintonia con il progetto sostenuto dalla campagna “L’Italia sono anch’io”.       L’articolo sulla cittadinanza continua nell’ ALLEGATO