LA FEDE MISERICORDIOSA DI CARLO URBANI, IL MEDICO CHE SCONFISSE LA SARS (Redazione)

12-3Il 29 marzo di 14 anni fa moriva a Bangkok il dottor Carlo URBANI. Un bel libro di Lucia Bellaspiga, inviata del quotidiano Avvenire, racconta l’uomo che si sacrificò in Vietnam per fermare un virus a rischio pandemia. Partendo da un aspetto unico della sua vita: il rapporto con Dio.

I primi mesi del 2003 rimarranno, per chi ha memoria, i giorni della paura della Sars (sindrome acuta respiratoria severa), del rischio pandemia, del terrore che un piccolo virus potesse mettere in ginocchio tutto il mondo. Divenne famoso così il nome di Carlo Urbani, l’unica vittima italiana lasciata da questa polmonite atipica. Era stato il primo ad individuare e classificare l’infezione. Coordinatore delle politiche sanitarie del sud-est asiatico per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, smise le sue vesti di dirigente per vestire il camice del medico e impegnarsi, da solo, nell’ospedale francese ad Hanoi dove era ricoverato il primo paziente, di fatto organizzando di persona tutte le difese per fermare la pandemia.                                              L’articolo continua nell’ ALLEGATO