Il 2 aprile ha fatto il suo solenne ingresso in diocesi il nuovo vescovo, Daniele GIANOTTI. Riportiamo la sua prima omelia tenuta in Cattedrale: un vero programma pastorale.
Considero una grazia che le tappe più decisive del mio inizio di ministero episcopale siano state accompagnate dai grandi testi giovannei della Quaresima: l’incontro di Gesù con la donna di Samaria, per la mia ordinazione; la guarigione del cieco nato, domenica scorsa, quando ho salutato le mie parrocchie; oggi, infine, giorno di inizio del mio ministero qui a Crema, ci è dato di contemplare Gesù che richiama alla vita l’amico Lazzaro.
Quando, mesi fa, ho pensato di scegliere come motto per il mio episcopato alcune parole tratte dalla prima conclusione del vangelo di Giovanni – dove l’evangelista spiega di aver scritto il suo Vangelo «perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché credendo abbiate la vita nel suo nome» (Gv 20,31) – non avevo ancora considerato il succedersi di queste letture, ciascuna delle quali illustra magnificamente ciò che il quarto evangelista si è proposto di fare. Il testo completo dell’omelia nell’ ALLEGATO