Se “il corpo ha ragioni che la propria ragione non conosce” (Pascal) significa che il gusto, il sapore e quindi il cibo di cui il corpo si nutre sono portatori di conoscenza. Ma mentre per il filosofo è attraverso gli occhi che l’Essere appare, per la cuoca è nella bocca che l’Essere si rivela. Essa sa che l’amore e la fame sono la stessa cosa; per cui la cosa più importante per quella sacerdotessa del cibo che è la cuoca non è “uccidere la fame”, ma “aprire l’appetito”. Un incontro con il desiderio ben oltre il bisogno.