Il caso della bambina morta all’ospedale di Trento ha riportato all’attenzione in Italia il dramma della malaria. Dal 1970, il nostro Paese è inserito nell’elenco dei Paesi considerati indenni. Secondo i dati più recenti tra il 2011 e il 2015 si sono registrati solo 7 casi autoctoni: due indotti da trasfusioni e trapianti, tre di origine incerta, uno sospetto da bagaglio e uno in cui si sospetta la trasmissione da parte di una zanzara indigena infettata da un paziente che aveva importato la malattia.
Nonostante questo, ogni anno, in Italia, si registrano 637 casi di paludismo. Secondo quanto riporta «Lancet», la prestigiosa rivista medica britannica, si tratterebbe in stragrande maggioranza di viaggiatori di ritorno da nazioni in cui la malattia è endemica.
Nello specifico, il 56% dei pazienti avrebbe contratto la malattia in Africa che è il continente più colpito dalla malattia. Secondo l’ultima edizione del World Malaria Report, dei 212 milioni di casi registrati nel 2015, il 90% si è infatti verificato in Africa, il 7% in Asia e il 2% nell’Est del Mediterraneo. Sempre nel 2015, la malaria ha ucciso 429mila persone, la maggior parte bambini di età inferiore ai 5 anni. E, ancora una volta, la maggior parte africani. L’articolo sulla malaria prosegue nell’ ALLEGATO