«Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Le parole di Maria Maddalena, dopo la scoperta che la tomba di Gesù era aperta, esprimono una preoccupazione, una paura, che è ancora più forte di quella sperimentata con la morte di Gesù. Perché la presenza di un sepolcro, e sapere che esso racchiude il corpo di una persona amata, è in qualche modo rassicurante: c’è il dolore del lutto, ma c’è un segno che ancora ci lega alla persona scomparsa.
Se invece la tomba è profanata, se il corpo del Signore è stato portato via, come Maria sospetta senza darsi neppure la pena di verificare, allora non ci resta davvero nulla. E mi chiedo se le parole di Maria di Magdala non diano voce al timore forse più grande, per un credente che si guarda attorno nel mondo di oggi: e cioè, precisamente, il timore che il Signore, con tutto ciò che la sua persona implica per chi si è affidato a lui, sia stato portato via, sia stato cancellato da questo mondo, in un modo forse più sottile, ma non meno devastante, rispetto a chi duemila anni fa lo ha condotto sulla croce. Continua nell’ ALLEGATO
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