Contrariamente alle dichiarazioni del vicepremier, il Ministero dell’Interno nega di avere mai dato l’ordine di divieto all’approdo e allo sbarco dei 47 migranti della nave umanitaria.
Matteo Salvini non ha mai dato l’ordine di chiudere il porto alla Sea Watch, la nave umanitaria ripartita ieri dopo tre settimane di stop a Catania, dove il 31 gennaio erano stati fatti sbarcare 47 migranti. Non solo, il ministro dell’Interno non ha neanche vietato lo sbarco dei minorenni dalla nave quando è stata tenuta alla fonda a Siracusa. E questo nonostante il vicepremier leghista avesse ribadito più volte che «in Italia i porti – lo aveva assicurato anche il 23 gennaio mentre la nave si avvicinava alla Sicilia – sono chiusi». A smentire, ancora una volta, sono i documenti ufficiali, come già rivelato da “Avvenire” lo scorso 8 gennaio.
I documenti suscitano domande nuove sulla reale catena di comando che parte dal governo e arriva all’ultimo ufficiale delle Capitanerie di porto. Rispondendo a una «istanza di accesso civico», la Direzione centrale dell’immigrazione presso il Dipartimento della Pubblica sicurezza, precisa che il ministero «non ha prodotto e non detiene alcun provvedimento/comunicazione trasmesso alla nave Sea Watch». Continua nell’ ALLEGATO
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