A una settimana dal vertice vaticano sugli scandali sessuali nella Chiesa, oggi a Milano viene presentato il nuovo libro di Roberto Beretta “Oltre l’abuso. Lo scandalo della pedofilia può cambiare la Chiesa?” (Ancora). Un’anticipazione.
Il primo effetto benefico dello scandalo è senza dubbio un salutare bagno di umiltà. La Chiesa cattolica, forte dell’essere culturalmente e storicamente all’origine della civiltà occidentale (che si considera la più progredita del mondo), troppo spesso si è reputata la prima, più perfetta e impeccabile istituzione religiosa del pianeta.
Ebbene, né il prestigio della derivazione diretta da Gesù Cristo, uno dei maestri di saggezza maggiormente apprezzati della storia; né l’immagine di affidabilità della gerarchia, dal Papa in giù, senza dubbio tra le più accreditate nella diplomazia contemporanea; né la pretesa più volte espressa di possedere da duemila anni la «verità universale»: niente di tutto ciò ha potuto salvare la gloriosa Catholica dalla vergogna di uno scandalo così esteso e umiliante.
Proprio i moralizzatori per eccellenza degli errori e delle colpe del mondo, sempre pronti ad alzare il dito ammonitore contro le miserie e le cadute dell’umanità, questa volta sono stati colti in fallo – ed esattamente per quel peccato del sesso sul quale sovente si erano trovati a dettare legge. Strana nemesi della storia… Una volta tanto il male non è «fuori», tra gli «altri», e la Chiesa non appare come l’agenzia senza macchia e senza paura che lo affronta lancia in resta e con la ricetta della perfezione in tasca; la crisi tocca invece il mondo cattolico dall’interno, l’errore lo contagia come una vastissima mortifera pestilenza. Continua nell’ ALLEGATO
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