Prendendo spunto dall’articolo precedente tratto dalla rivista AFRICA, cerchiamo di seguire da vicino una delle realtà più povere del Continente nero: la Repubblica Centrafricana, dove opera con un’equipe di Medici con l’Africa CUAMM, la dottoressa Donata Gallone, originaria di Castelleone.
IL CONTESTO
La Repubblica Centrafricana è grande due volte l’Italia, conta 4,6 milioni di abitanti, di cui il 20% in capitale, solo 400 chilometri di strade “asfaltate” e 4 pediatri locali in tutto il paese.
Al 187° posto su 188, nella graduatoria che mette in fila i paesi in base all’Indice di sviluppo umano, la situazione umanitaria della Repubblica Centrafricana è tra le più drammatiche dell’Africa, aggravata da un’instabilità interna frutto del conflitto tra bande armate da gruppi esterni per la contesa delle enormi ricchezze del paese.
Il tasso di mortalità dei bambini entro l’anno di vita (105 decessi per 1.000 nati vivi) e quello dei bambini al di sotto dei 5 anni (174 decessi ogni 1.000 nati vivi) sono tra i peggiori al mondo. Le cause sono ancora una volta, la povertà, la scarsa disponibilità e qualità dei servizi sanitari essenziali e l’insicurezza generalizzata. Continua nell’ ALLEGATO
Uno dei tanti cartelli che indicano le più semplici norme igieniche da rispettare. Niente di nuovo nemmeno sotto il sole d’Africa
È il punto di Dépistage, dove si effettua l’indagine medica per identificare la malattia. È posto appena prima del cancello che fa entrare nell’ospedale.
Semplici, ma efficaci sistemi per il lavaggio delle mani. Si sa che la lotta contro il covid-19 inizia proprio dall’igiene personale.
Continua nell’ ALLEGATO
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