Non si tratta di un discorso lungo, ma come ci ha abituato Francesco, di un discorso denso e intenso. Ci sembra giusto proporlo all’attenzione dei lettori perché la stampa ha messo in risalto solo l’aspetto della povertà e “della gestione delle strutture e dei beni”. In realtà il Papa, affrontando il tema conduttore di questa assemblea dei vescovi italiani: Il rinnova- mento del clero, ha voluto fare una riflessione a tutto tondo sulla figura del sacerdote, ponendosi lui stesso nei panni del sacerdote. Ne esce così un ritratto di grande umanità e di grande fascino.
«Cari fratelli, a rendermi particolarmente contento di aprire con voi questa Assemblea è il tema che avete posto come filo conduttore dei lavori – Il rinnovamento del clero – nella volontà di sostenere la formazione lungo le diverse stagioni della vita.
La Pentecoste appena celebrata mette questo vostro traguardo nella giusta luce. Lo Spirito Santo rimane, infatti, il protagonista della storia della Chiesa: è lo Spirito che abita in pienezza nella persona di Gesù e ci introduce nel mistero del Dio vivente; è lo Spirito che ha animato la risposta generosa della Vergine Madre e dei Santi; è lo Spirito che opera nei credenti e negli uomini di pace, e suscita la generosa disponibilità e la gioia evangelizzatri- ce di tanti sacerdoti. Senza lo Spirito Santo – lo sappiamo – non esiste possibilità di vita buona, né di riforma».
Troverete il testo integrale del discorso nell’ ALLEGATO