Carissime, Carissimi,
credo che in molti siamo rimasti sorpresi, sconcertati e finanche sconvolti per il numero di MORTI AMMAZZATI che ha colpito la nostra terra Cremasca. All’improvviso ci siamo svegliati bruscamente, scoprendo di essere finiti sulle prime pagine nazionali di cronaca nera.
Pur senza avere competenze sociologiche è bene interrogarsi sul perché di quanto sta succedendo. Lo fa la nostra sindaca Stefania BONALDI che evidenzia due aspetti interessanti: un senso di fallimento e solitudine e fragilità.
“Credevamo di essere immuni da episodi come questi, invece li ritroviamo fra di noi, a minare le nostre certezze, le nostre ingenuità, anche la nostra presunzione. Da sindaca, ma anche da madre e da cittadina, non posso nascondere, oltre alla tristezza, anche un senso di fallimento per questi eventi. È doveroso chiederci, tutti quanti, se abbiamo fatto davvero abbastanza, se non ci fosse altro che potevamo mettere in campo, se nel nostro affannarci quotidiano non ci sia sfuggito qualcosa”.
Lo fa anche il nostro vescovo mons. GIANOTTI, che sottolinea come i problemi siano sempre all’ordine del giorno, mentre manca la capacità di stare dentro le difficoltà.
“È scomparsa la consapevolezza che le difficoltà vanno affrontate con pazienza, con fiducia, lasciandoci aiutare… Invece l’impressione è che di fronte alle difficoltà scoppia subito la crisi, senza che si abbia la pazienza di affrontare la difficoltà, di starci dentro e di cercare appunto di farci i conti”. Continua nell’ ALLEGATO
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