Carissime/i,
questa breve comunicazione non può che avere un riferimento principale: don Francesco. Gran regalo! Con i media di oggi, sicuramente già sapete che è arrivato bene, che è contento (avrete già visto qualche foto…) e vi posso dire che si è tuffato subito nelle relazioni, nello studio della lingua, nei contatti con la nuova parrocchia, disponibile, aperto e gioioso.
Nello schema della sua giornata non manca mai tanta preghiera e un po’ di corsa per non perdere l’allenamento. Gli ho chiesto di scriverci le prime impressioni, proprio appena finita la contemplazione del mattino, e quindi i pensieri volano subito alto.
“Primi giorni in Uruguay. Più pensieri mi attraversano. In un testo, san Giovanni Maria Vianney (Santo Curato d’Ars) dice che “le persone si conquistano al Signore innanzi tutto con la preghiera”. La preghiera prepara le persone all’incontro con il Signore.
Ciò illumina a ritenere che a noi sacerdoti è chiesto di pregare per il popolo di Dio a noi affidato. Ed ancora: “A Gesù le persone costano il suo sangue”. Ed anche a noi sacerdoti è chiesto di unirci al dono di Cristo con le nostre offerte di giornata, perché le persone si dispongano all’incontro col Signore”.
Giorni questi dove ho sperimentato l’accoglienza del vescovo Arturo, venuto a ricevermi all’arrivo a Montevideo con don Federico e don Marco.
L’accoglienza del vescovo, dei sacerdoti Lodi-Crema e di tutto il presbiterio di san Josè nell’incontro di mercoledì 18 maggio, è stato un dono di grazia. Come pure la vita fraterna. È una buona dose di energia vivere insieme alcuni giorni (da domenica sera fino a martedì a pranzo).
Domenica 22 maggio ho avuto il primo incontro con la Comunità del Delta del Tigre, ultima parrocchia di san Josè, già quasi alla periferia della capitale Montevideo.
La comunità è dedicata a sant’Eugenio de Mazenod, fondatore degli Oblati di Marìa Immacolata, che insieme ai religiosi di Dalmanutà, fondazione uruguayana, hanno accompagnato pastoralmente questa zona negli ultimi anni. È stata un accoglienza semplice e vera. Attendevano noi sacerdoti di Crema con tanto desiderio e per noi hanno pregato molto.
Grazie alle persone delle Comunità della diocesi di Crema che in questi mesi mi hanno accompagnato. Grazie all’Ufficio Missionario Diocesano. Grazie ai sacerdoti e religiose/i che in modi diversi mi hanno fatto sentire la loro vicinanza. E al vescovo Oscar per l’accompagnamento nella verifica per questo tratto della vita di sacerdote a cui il Signore mi ha chiamato.
Che il Signore vivente, col dono del suo Spirito Santo ci faccia semplici, perché lui compia, attraverso ciascuno, meraviglie nelle quotidiane giornate”.
Come vedete, abbiamo cominciato bene. Nelle scorse settimane ci è arrivata la notizia della morte di due carissime persone, entusiaste collaboratrici del Centro Missionario: Teresina Re e Ninetta Pagani. Mi dispiace non aver potuto dar loro un ultimo abbraccio, con tutta la mia gratitudine. Da metà luglio a metà agosto, “si Dios quiere”, sarò in Italia con il vescovo di questa diocesi, mons. Arturo, e sarebbe stata l’occasione per vederle ancora… Comunque la loro anima missionaria e la loro preghiera sarà ancora più sollecita verso questa esperienza missionaria della nostra diocesi che riceve una grossa spinta con l’arrivo di don Francesco. Ninetta e Teresa sono state brave a vivere un passaggio, per loro non scontato, da “delegate missionarie”, quando le Pontificie Opere Missionarie erano il motore della missionarietà, a “animatrici di Gruppi missionari” parrocchiali, quando le diocesi hanno cominciato a riscoprire che la missione è connaturale ad ogni chiesa locale. Sante donne, esigenti con loro stesse ed energiche con i collaboratori. Per me sono state una consolazione e uno stimolo, sempre positive e generose. Grazie al Signore che continua a donare alle nostre Comunità figure di laici e laiche, che davvero vivono il vangelo e sono una bellezza dello Spirito.
Bene. Ci vediamo presto. La visita di mons. Arturo vorrebbe intensificare la vicinanza e la collaborazione tra le nostre diocesi di Crema, Lodi, san Josè de Mayo e Mercedes.
Ci aiuterete a raggiungere questo obiettivo? Grazie.
Un forte abbraccio.
Don Francesco e don Federico