Carissime Carissimi,
ci sono notizie che, quando le ascolti ti fanno male. Ma ce ne sono altre che sono un vero e proprio pugno nello stomaco. Una di queste riguarda la morte dell’ambasciatore Luca ATTANASIO, del carabiniere Vittorio IACOVACCI e dell’autista Mustapha MILAMBO. Notizia che è letteralmente esplosa a metà mattina di lunedì scorso e che ha cambiato per molti di noi, il corso della giornata.
Dello spessore umano di Attanasio parla in modo eloquente il video che alleghiamo al presente numero. Quello che ci importa ricordare in queste righe è lo spessore morale, oltre che istituzionale che questo “servitore dello Stato” ha saputo incarnare.
Non è una situazione facile quella che si vive in Congo. Anzi ha perfettamente ragione p. Giulio ALBANESE quando scrive e ripete che «Grida vendetta di fronte a Dio, che debba morire un ambasciatore italiano perché si parli della tragedia del Congo! Questo è il Congo di tutti i giorni! Un paradiso della natura, un inferno per gli uomini. Con una guerra civile da 20 anni, per prendersi le ricchezze minerarie: il petrolio di Virunga e nei Grandi Laghi, il gas naturale a Kivu, il coltan per fare i telefonini, il cobalto in mano ai cinesi, il columbio, i diamanti, il rame, l’uranio, praticamente tutto… L’ordine è fregare al Congo tutte le materie prime. E far scappare la gente che ci abita sopra, pagando mercenari per ammazzare. Continua nell’ ALLEGATO
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