Come già preannunciato, il vescovo Daniele ha presieduto domenica scorsa 7 marzo alle ore 18.30 in Cattedrale una Messa per ricordare i milioni di morti che da anni insanguinano le regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo.
Sono le stesse zone dove, due settimane fa, hanno incontrato la morte il nostro ambasciatore Attanasio e la sua scorta, uccisi da una delle tante bande che scorrazzano in quelle terre, seminando morte e distruzione.
Come ha ricordato mons. Gianotti all’inizio della celebrazione, benché affaticati e appesantiti da una situazione che non sembra finire mai, “non vogliamo chiudere gli occhi su problemi che accadono a migliaia di chilometri di distanza da noi e che però ci toccano da vicino. In questa Domenica ho voluto ricordare nella preghiera la morte violenta dell’ambasciatore italiano della Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Jacovacci e del loro autista congolese Mustaphà Milambo, uccisi nell’est del Paese lo scorso 22 febbraio.
Nel nostro territorio cremasco vivono molti fratelli e sorelle provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, da questo Paese grande e bello, ma dove i Comandamenti di Dio, che riascolteremo nella prima Lettura, sono sistematicamente calpestati.
Ho pensato che insieme alla Comunità congolese potevamo pregare per chi ha perso la vita, non solo per i tre che ho ricordato, ma anche per i milioni di vittime anonime che il Congo ha conosciuto in questi ultimi 20 – 25 anni; pregare per questo Paese, per tutta l’Africa perché, in virtù dell’amore del Signore che celebriamo nell’Eucarestia, possa conoscere pace nella giustizia e della riconciliazione. Continua nell’ ALLEGATO
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