IL PAPA IN IRAQ PER TROVARE SPERANZA, NON PER DARLA (Francesco Maria Alvaro)

2a. FarouqÈ stata la prima visita ufficiale di papa Francesco dall’inizio della pandemia, la prima di un pontefice nel Paese e il viaggio apostolico più pericoloso mai affrontato nella storia recente. Cosa ne pensano gli altri? Ascoltiamo il parere dell’intellettuale egiziano Wael Farouq: «Il senso di questa visita è che la Chiesa non è occidentale. Il Papa non va a fare carità agli iracheni, ma per trovare l’armonia della Chiesa Universale»

 Papa Francesco ha iniziato la sua prima visita ufficiale dall’inizio della pandemia. Ma non riprende i suoi viaggi in maniera graduale e in un paese privo di rischi. Per quattro giorni girerà l’Iraq da nord a sud, cioè un paese piuttosto instabile dove la pandemia sembra ancora fuori controllo. La visita si concluderà lunedì 8 marzo dopo 700 chilometri e decine di incontri. Per l’Iraq sarà la prima visita di un Papa nella storia del Paese. «Un viaggio super pericoloso in una situazione difficilissima», sottolinea l’intellettuale egiziano Weal Farouq, «gli stessi iracheni si sono chiesti perché Francesco abbia deciso di andare da loro».           Continua nell’ ALLEGATO

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