Dieci anni fa iniziava il sanguinoso conflitto in Siria,
che ha causato una delle più gravi catastrofi umanitarie del nostro tempo:
un numero imprecisato di morti e feriti,
milioni di profughi,
migliaia di scomparsi,
distruzioni, violenze di ogni genere
e immani sofferenze per tutta la popolazione,
in particolare per i più vulnerabili,
come i bambini, le donne e le persone anziane.
Rinnovo il mio accorato appello alle parti in conflitto,
affinché manifestino segni di buona volontà,
così che possa aprirsi uno squarcio di speranza per la popolazione stremata.
Auspico altresì un deciso e rinnovato impegno, costruttivo e solidale,
della Comunità Internazionale, in modo che, deposte le armi,
si possa ricucire il tessuto sociale e avviare la ricostruzione e la ripresa economica.
Preghiamo tutti il Signore, perché tanta sofferenza,
nell’amata e martoriata Siria,
non venga dimenticata
e perché la nostra solidarietà ravvivi la speranza.
Preghiamo insieme per l’amata e martoriata Siria.
PAPA FRANCESCO – ANGELUS – 14.03.21
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