Carissime, Carissimi,
cosa c’entri la campagna dei No Vax con la tragedia della Shoah non lo abbiamo capito e credo che non lo capiremo mai. Ci sembra infatti un accostamento non solo inappropriato nel merito come nel modo, ma anche altamente controproducente perché crea confusione e rischia di riattizzare l’odio. Per questo ci è sembrato interessante e puntuale l’articolo comparso su Famiglia Cristiana, a firma di Andrea RICCARDI, il 14 novembre scorso dal titolo Banalizzare la Shoah un’offesa alle vittime. E qui lo riproponiamo.“A Novara i no Green Pass sono sfilati vestiti da prigionieri di Auschwitz con casacche a strisce, aggrappati a una corda con nodi che voleva ricordare il filo spinato del reticolato del lager. Così si banalizza la tragedia unica della storia europea, quella della Shoah, mentre si offende la memoria di sei milioni di ebrei scomparsi, dei sopravvissuti e, tra questi, dei pochi che ancora vivono e ci testimoniano quell’orrore. La memoria della Shoah è decisiva per gli italiani e gli europei: un punto di riferimento ineliminabile per la nostra coscienza. Il genocidio non fu compiuto solo dai nazisti, con la loro organizzazione industriale della morte, ma avvenne – è sempre bene ricordarlo – con la collaborazione di italiani, francesi, ucraini, polacchi e vari altri. Continua nell’ ALLEGATO
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