IN MORTE DI FRATEL JEAN-PIERRE SCHUMACHER, L’ULTIMO MONACO DI TIBHIRINE (Aurelio Boscaini)

4a. Papa-Francesco-e-Jean-Pierre-SchumacherIl religioso si è spento il 21 novembre nella solennità di Cristo re, a 97 anni, al monastero di Notre-Dame de l’Atlas di Midelt, in Marocco. La comunità dell’Ordine cistercense della Stretta osservanza (trappisti), presente in terra marocchina, è quella che mantiene vivo lo “spirito di Tibhirine”

Ancora mesi dopo l’uccisione dei suoi sette confratelli rapiti dal monastero di Tibhirine, in Algeria, nella notte fra il 26 e il 27 marzo 1996, fratel Jean-Pierre si chiedeva per quale ragione, insieme a fratel Amédée, fosse stato risparmiato. Scampò perché prestava servizio in portineria, in un edificio adiacente al monastero e ignorato dai rapitori.
«Ci sono dei fratelli ai quali è stato chiesto di testimoniare con il dono della vita, e altri, ai quali è chiesto di testimoniare con la vita»: così gli aveva scritto la madre badessa dell’Abbaye de la Fille-Dieu, un monastero cistercense situato vicino alla città di Romont, nel cantone svizzero di Friburgo e sito svizzero di importanza nazionale. Era la risposta alla sua domanda… e queste parole – come lui stesso aveva confessato ‒ lo avevano aiutavano a sollevarsi da tanti interrogativi.         Continua nell’ ALLEGATO

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