La visita della delegazione Migrantes e Caritas alla tendopoli di San Ferdinando, nella Piana di Gioia Tauro
A che punto siamo con l’assistenza dei lavoratori migranti nelle tendopoli della Piana di Gioia Tauro? La domanda è d’obbligo, dopo anni di discussioni. Ma non c’è da aspettarsi grandi risposte. Infatti, gli insediamenti di migranti sparsi nella zona industriale e nelle campagne della Piana di Gioia Tauro continuano ad essere visti come un problema d’emergenza, invece di sollecitare soluzioni strutturali e di lungo periodo. Per uscire dalla fase d’urgenza non basta la mera assistenza caritativa, come quella dell’erogazione di fondi per organizzare la mobilità sul territorio o per persuadere i migranti a lasciare le baraccopoli. La questione deve essere affrontata nella globale complessità delle sue dinamiche. La storia di queste installazioni risale soprattutto ai fatti di Rosarno, nel 2010, quando i lavoratori stanziali vennero “trasferiti” dai centri abitati alle tensostrutture provvisorie, dando vita a “ghetti di periferie esistenziali”. Continua nell’ ALLEGATO
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