Una tristemente tipica guerra “dimenticata”, quella dello Yemen. La terra che i Romani chiamavano l’Arabia Felix, e il cui nome arabo – al-Yaman – è associato all’ottimismo e alle benedizioni, è oggi metafora di desolazione e infelicità. Il conflitto, che ha compiuto sette anni lo scorso 16 settembre, rimane infatti tra i più gravi per impatto sulla popolazione civile, e ciò nonostante i nuovi spiragli di pace che si sono aperti di recente. La settimana scorsa, l’Arabia Saudita ha annunciato la liberazione di 163 prigionieri come iniziativa umanitaria per «consolidare l’attuale tregua e creare un’atmosfera di dialogo tra le parti yemenite». Riad guida dal marzo 2015 una coalizione militare contro i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran e che occupano, oltre alla capitale Sanaa, una buona metà del Paese. Continua nell’ ALLEGATO
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