È sbagliato continuare a interpretare con formule preconfezionate un mondo in continuo cambiamento e molto diverso dal passato. L’egoismo ideologico non serve a capire e risolvere i nuovi conflitti.
La polarizzazione del dibattito pubblico non è, almeno in Italia, una novità. Anche chi, per ragioni biografiche, è scampato alle manipolazioni e alle reciproche demonizzazioni della guerra fredda, nel ventennio berlusconiano ha ricevuto buone lezioni, per così dire.
Ma la sequenza pandemia-guerra ha comportato uno scarto violento e apparentemente irrimediabile. Frutto certamente della drammaticità delle scelte, che sembrano lasciare poco spazio a sfumature, vie di mezzo, mediazioni: o ci si vaccina o non ci si vaccina; o si inviano armi agli ucraini o no. Continua nell’ ALLEGATO
————————————————————