Carissime, Carissimi,
credo che valga la pena dedicare qualche riga alla Cop 27, la Conferenza sul clima che si è conclusa esattamente una settimana fa, nella nota località turistica egiziana di Sharm el-Sheikh. 197 le delegazioni presenti, segno che il tema dell’ambiente, con le preoccupazioni crescenti per i cambiamenti climatici sempre più evidenti, è ormai all’ordine del giorno della maggior parte dei governi del mondo. A queste preoccupazioni però non sono seguite quelle decisioni coraggiose che ci saremmo aspettate.
Il fatto stesso che, invece del 18 pomeriggio, Cop 27 sia terminata alle 4 di domenica 20 novembre, evidenzia quali grandi contrasti abbiano investito l’intero dibattito.
Due in particolare i punti di scontro: il primo è stato la richiesta di fondi specifici per riparare i danni e le perdite che il cambiamento climatico, avanzata dai Paesi a basso reddito, in particolare quelli africani. Il secondo invece riguarda il problema della riduzione del danno cioè un graduale, ma veloce impegno a dismettere l’uso dei combustibili fossili. Continua nell’ ALLEGATO
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