“A Niamey, la capitale del paese, durante le celebrazioni, non manca mai la preghiera per la liberazione di padre Gigi, che da ormai tre mesi è nelle mani dei suoi rapitori. Alla fine di ogni Messa, celebrata nelle comunità della diocesi di Niamey, questa preghiera viene recitata coralmente e, probabilmente, lo faremo anche a Natale, a meno che, nel frattempo, p. Gigi non venga liberato: ce lo auguriamo tutti. Se così fosse, sarà uno splendido Natale. La speranza non muore”.
È quello che scrive all’Agenzia Fides padre Vito Girotto, sacerdote della Società per le Missioni Africane in Niger. “Ho dovuto abbandonare la parrocchia, dopo il rapimento di padre Gigi Maccalli (vedi Fides 18/9/2018) – scrive – e venire a risiedere a Niamey”, racconta. Continua nell’ ALLEGATO
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