Dio ci aspetta lì, dove nulla dei nostri desideri viene amputato, ma dove nulla è davvero nelle nostre mani, ma nelle mani dell’amore che ci vive dentro
Ci ho messo un po’ a comprendere come mai sul biglietto l’orario di inizio del concerto era alle 16, ma Vasco ha iniziato alle 21. Marketing! Cinque ore di attesa permettono di vendere di tutto, gadget, acqua, “erba” e cibo in abbondanza. Così si sono bevuti oceani di birra, si sono fumati portaconteiner di “erba”, indossati anni luce di bandane, divorati silos di panini. Ma cinque ore, anche di full immersion nella viva carne di 63 mila persone che, quasi senza filtri, hanno esposto tutta la propria umanità.
Proprio due metri avanti a me, accampati su un telo azzurro cielo, ci sono un padre e una figlia. Lei non finisce di farsi dei selfie con palco sullo sfondo, mentre racconta al padre il suo ultimo esame di due giorni prima. Continua nell’ ALLEGATO
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