BIRMANIA, IL GOLPE “LEGALE” DELL’ESERCITO (Gabriele BATTAGLIA)

4a. Etnie_Birmania_correttaBIRMANIA, IL GOLPE “LEGALE” DELL’ESERCITO  CONTRO AUNG SAN SUU KYI: MA ENTRAMBI FANNO PARTE DELLA MAGGIORANZA DISCRIMINATRICE. E “L’UNIONE” RESTA LONTANA

I militari ha giustificato il golpe citando arbitrariamente due articoli della Costituzione. Che, però, si riferiscono a “un’Unione” che il Myanmar, ennesimo lascito avvelenato del colonialismo britannico, non ha mai realizzato. I militari e il partito del premio Nobel rappresentano il 68% della popolazione, e hanno agito insieme per la pulizia etnica Rohingya. Ma nonostante la politica discriminatoria all’interno del suo Paese, dopo il colpo di Stato “The Lady” potrebbe tornare a essere il punto di riferimento dell’Occidente

I militari hanno arrestato Aung San Suu Kyi e i vertici della Lega Nazionale per la Democrazia, quindi preso il potere annunciando che lo terranno per un anno. Hanno giustificato il golpe citando gli articoli 417 e 418 della Costituzione del 2008, articoli in base ai quali si stabilisce che se si verifica una situazione che rischia di “disintegrare l’Unione o disintegrare la solidarietà nazionale o causare la perdita di sovranità”, il presidente deve proclamare lo stato d’emergenza (art. 417) e questo stato d’emergenza si traduce automaticamente nel “trasferimento dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario dell’Unione al comandante in capo dei servizi di difesa per consentirgli di attuare le misure necessarie per ripristinare rapidamente la situazione originaria nell’Unione” (art.418).               Continua nell’ ALLEGATO

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