CAPITALISMO E’ RELIGIONE? (Frei Betto)

8b. Dio-DenaroIl capitalismo è una religione? Pare di sì.

Il Vaticano si trova neil Fondo Monetario Internazionale e nella Banca Mondiale, i cui ordini, da lì emanati, devono essere religiosamente rispettati. Roma sta in Wall Street. Il Papa è il presidente della Federal Reserve Bank, la banca centrale degli U.S.A.
L’apostolo Paolo è Adam Smith. Tra i suoi teologi si evidenzano Locke, Keynes, David Ricardo, Hayek e Friedman. La teologia è il liberalismo. Il dio, il Mercato, le cui mani invisibili regolano la nostra vita.
La Mecca si trova in Davos. Tutti gli anni cardinali e vescovi devono andare in pellegrinaggio fino alla città svizzera per regalare i loro orologi. Le sue basiliche, le Borse Valori, verso le quali si girano attenti occhi, cuori e tasche di coloro che hanno lì depositato le loro offerte. Le cappelle sono le banche che promettono di operare il miracolo della moltiplicazione delle monete affidate alle loro mani.
Il suo dogma di fede proclama che fuori dal mercato non c’è salvezza. Il cielo è la ricchezza, il purgatorio i debiti, l’inferno la mancanza di credito e l’esclusione sociale. Sulle banconote del dollaro è stampato “In God we trust” (in Dio confidiamo). In realtà c’è stato un piccolo errore di grafia. La frase corretta è “In Gold we trust” (nell’Oro confidiamo).
Si tratta di una religione cannibale. Si appropria addirittura di Dio nel predicare che Lui ha creato il mondo diseguale, affinché i ricchi siano generosi con i poveri e questi lottino con merito per il proprio posto al sole.
Che cosa sarebbe dei poveri, se i ricchi non dessero loro impieghi e non pagassero il salario che garantisce loro la sopravvivenza?
I suoi santi, venerati da generazioni, sono Rothschild, Rockfeller, Ford, Bill Gates, Mark Zuckerberg e tanti altri fortunati. La teologia è divulgata nel mondo dalle confraternite: GM, Sony, Coca-Cola, Nestlè, Apple e molte altre marche famose. Chi è fedele ad esse raggiungerà la felicità, promettono gli araldi della fede finanziaria.
Il Santo Uffizio sono le agenzie di rating che approvano e disapprovano le nazioni interessate ad investire. il catechismo sono le opere di Walt Disney, che insegnano ai bambini come essere rassegnati come Paperino, tirchi come Zio Paperone, imbecilli come Pippo.
Il capitalismo indica i demoni dai quali tutti i fedeli devono mantenersi distanti, some il socialismo e il comunismo. Il suo Osservatore Romano sono il Wall Street Journal e The Economist.
Mentre il Cristianesimo predica la solidarietà, il capitalismo incentiva la competizione. Il cristianesimo raccomanda il perdono, il capitalismo l’espropriazione. Il cristianesimo la condivisione, il capitalismo l’accumulazione. Il cristianesimo la sobrietà, il capitalismo l’ostentazione.
Nelle grandi città si innalzano le cattedrali di questa religione del culto al denaro: gli shopping center. In essi i fedeli del consumismo si beano davanti a sofisticate cappelle che, guardate da belle sacerdotesse, mostrano i venerabili prodotti dotati del miracoloso potere di imprimere valore a chi lo compra.
Coloro che commettono il peccato di credere nell’etica, nella compassione, nella condivisione e nella giustizia, la religione capitalista, che sacrifica sull’altare del dio Denaro la vita dei poveri per garantire quella dei ricchi, condanna al limbo degli esclusi dalla festa degli eletti.
Frei Betto  – Correio da Cidadania  Brasile –  6 febbraio 2018

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