Raccolta in aumento, prestiti pure, sofferenze contenute: sono alcuni dei dati resi noti ieri da Banca Popolare Etica con la semestrale. Nella prima parte dell’anno la banca ha conseguito un utile netto superiore ai tre milioni di euro, ha erogato prestiti a organizzazioni e imprese per quasi 900 milioni di euro (+5%) e ha visto la raccolta diretta di risparmio arrivare a sfiorare il miliardo e mezzo di euro (+5,9% rispetto a fine anno scorso).
Le sofferenze nette sugli impieghi restano contenute (0,80%) e soprattutto di molto inferiori a quelle medie del sistema bancario. Vicino ai 66 milioni ilcapitale sociale. Bene anche la raccolta indiretta di risparmio attraverso Etica sgr, la società di gestione del Gruppo Banca Etica leader in Italia nei fondi etici. Per dare sempre più credito a persone, imprese e organizzazioni che lavorano per lo sviluppo sostenibile e solidale del nostro paese, Banca Etica ha lanciato una nuova offerta di azioni ordinarie di propria emissione. La pubblicazione del prospetto informativo è stata autorizzata da Consob lo scorso 2 agosto e il collocamento – iniziato il 13 agosto 2018 – sarà aperto fino al 31 gennaio 2019.
Le azioni di Banca Etica sono offerte al pubblico al prezzo unitario di 57,50 €, corrispondente al valore nominale pari a Euro 52,50, maggiorato di un sovrapprezzo di Euro 5,00. Il lotto minimo di adesione per i richiedenti non soci è di minimo 5 azioni. Si può diventare clienti e soci anche via web e smartphone.
Come spiega il presidente di Banca Etica, Ugo Biggeri: “In tutta Europa la finanza etica sta crescendo a ritmo sostenuto. In questi 10 anni, dallo scoppio della più grave crisi finanziaria, economica e sociale dal dopoguerra, sempre più persone e organizzazioni stanno scegliendo intermediari finanziari impegnati per la legalità, lo sviluppo sostenibile e inclusivo, la trasparenza. Banca Etica è l’unico istituto italiano che fa parte del network internazionale di banche sostenibili Global Alliance for Banking on Values ed è anche alla presidenza di Febea (Federazione Europea Banche Etiche e alternative).
Per poter dare sempre più credito alle imprese e alle persone che hanno progetti innovativi con impatto sociale e ambientale positivo dobbiamo aumentare il nostro capitale sociale: per ogni 500 € di nuovo capitale possiamo erogare 7.500 € di crediti in più”. E proprio in questi giorni Caritas Italiana ha deliberato di aumentare la propria partecipazione in Banca Etica arrivando a detenere l’1% del capitale sociale, la quota massima che è possibile avere in una banca popolare. “ Caritas è socia e cliente di Banca Etica sin dalle origini per l’evidente coerenza di vedute e di valori che mettono al primo posto i diritti delle persone e la tutela del creato. La scelta di arrivare all’1% del capitale in questo momento vuole dare concretezza all’impegno per costruire un sistema economico che non sacrifichi le persone e l’ambiente in nome dei profitti di pochi”, dice don Francesco Soddu, direttore Caritas Italiana. A.D.T. – Avvenire – 27.09.18
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