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Categoria per articoli generici, privi di altra classificazione

IL GOVERNO DONA I BARCONI DEI MIGRANTI, DAL LEGNO NASCERANNO CROCI E VIOLINI (Paolo Lambruschi)

6a. Papa Francesco con, alla sua destra, Arnoldo Mosca Mondadori, Nicola Piovani e Carlo Maria Parazzoli -Il Viminale ha regalato 10 imbarcazioni usate per arrivare a Lampedusa alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. Il laboratorio dei detenuti di Opera ne ricaverà strumenti musicali e crocifissi.

Dal legno di dieci barconi spiaggiati nasceranno croci e strumenti di speranza per far suonare l’”orchestra del mare”. La sfida è offrire una testimonianza culturale di un dramma epocale attraverso i legni simbolo dell’immigrazione irregolare dando allo stesso tempo lavoro ai detenuti. A Lampedusa le imbarcazioni in legno utilizzate per raggiungere la porta d’Europa restano sotto sequestro per anni. Poi vanno inevitabilmente “smaltite”. Dieci di queste sono state donate per finalità sociali dal Viminale alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti di Milano grazie all’impulso del ministro Luciana Lamorgese.          Continua nell’ ALLEGATO

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VIA PER SPEZZARE LE CATENE (Benedetta Capelli)

MACCALLI E LA PREGHIERA PER SUOR GLORIA

6a. Suor CeciliaPadre Gigi, missionario in Niger rilasciato un anno fa in Mali dopo una prigionia durata due anni, si sofferma sulla liberazione di suor Gloria Cecilia Narvaez che ieri, nella Basilica di San Pietro, ha salutato Papa Francesco. Due situazioni simili nella drammaticità del sequestro, diventato poi esperienza profonda di fede.
“Gioia, gioia, gioia”. Lo ripete per ben tre volte padre Gigi Maccalli quando gli si chiede di esprimere cosa ha provato alla notizia del rilascio di suor Gloria Cecilia Narvaez, 59enne missionaria colombiana della Congregazione delle Suore Francescane di Maria Immacolata, rapita in Mali il 7 febbraio del 2017. Un entusiasmo che colpisce visto il suo carattere mite, i toni sempre pacati e riflessivi. In quelle parole c’è anche tutto il suo vissuto, l’aver ripercorso i giorni nel deserto, il silenzio e il pianto, le catene che hanno liberato il suo spirito, come ha confessato in un’intervista al Corriere della Sera, presentando il suo libro: “Catene di libertà. Per due anni rapito nel Sahel”, edito da Emi: “Mi dicevo: i piedi sono incatenati, il cuore no, Si è aperto uno spazio che mi ha portato a vivere la missione in modo nuovo. Il mio cuore camminava”         Continua nell’ ALLEGATO

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BEATIFICATI I DIECI MARTIRI DEL GUATEMALA (La Redazione)

Venerdì scorso, a Santa Cruz del Quiché, in Guatemala, sono stati beatificati José María Gran Cirera e nove compagni martiri. Si tratta di tre sacerdoti e sette laici della Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore di Gesù, uccisi tra il 1980 e il 1991, tempo di persecuzione contro la Chiesa Cattolica impegnata nella difesa dei poveri. Animati dalla fede in Cristo, sono stati eroici testimoni di giustizia e di amore.

Il loro esempio ci renda più generosi
e coraggiosi nel vivere il Vangelo.
E un applauso ai nuovi Beati!

Con queste parole papa Francesco ha ricordato, al termine dell’Angelus di ieri, la Beatificazione dei dieci martiri del Quiché. La celebrazione, benché prevista inizialmente nella cattedrale della Santa Croce, per motivi sanitari si è svolta il 23 aprile 2021 sempre
a Santa Cruz del Quiché, ma all’aperto, presieduta dal cardinal Álvaro Leonel RAMAZZINI IMERI, vescovo della diocesi di Huehuetenango, come delegato del Santo Padre.
Anche noi ricordiamo questo importante avvenimento con un breve servizio fotografico.          Continua nell’ ALLEGATO

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“DATE LORO VOI STESSI DA MANGIARE!” (LC 9,13) (P. Giuseppe Mizzotti)

5a. P. MizzottiIMPEGNO QUARESIMALE

Con questa lettera diamo inizio alle richieste che i nostri quattro missionari ci rivolgono come collaborazione fraterna durante la Quaresima. Il progetto che presentiamo cerca di venire incontro alle molte difficoltà che l’arrivo della pandemia da Covid ha generato, sia nel campo alimentare che sanitario, nella parrocchia di padre Mizzotti, situata nella periferia di Lima (Perù)

Carissimi amici della Diocesi di Crema,
in mezzo alla triste situazione di disagio, stanchezza, sofferenza ed angoscia per la crisi del coronavirus che continua a colpire duramente tante famiglie della mia Parrocchia della Visitazione in Lima – Perù, abbiamo potuto rivivere la bella esperienza della solidarietà della nostra gente che sa condividere a partire dalla sua povertà.
Come è stato già detto da molte parti, è questa la loro vera ricchezza che si rende trasparente soprattutto in questi momenti critici.
Ma la realtà supera di gran lunga la loro buona volontà e la loro generosità solidale.          Continua nell’ ALLEGATO

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

è passato un po’ in sordina l’evento Economy of Francesco (per comodità e partigianeria lo chiamerò Economia di Francesco), che dal 19 al 21 di novembre ha riunito almeno 2.000 giovani  economisti, imprenditori, studiosi provenienti da tutto il mondo. Questa almeno era l’idea iniziale prevista per la fine di marzo. Poi il CoViD-19 ha rimescolato le carte e tutto si è svolto otto mesi dopo e in collegamento internet.

Sicuramente è stata la pandemia, che da quasi un anno occupa col suo carico di paura e di morte le prime pagine dei quotidiani, ad oscurare l’evento fortemente voluto da papa Francesco. E non è un caso che sia stata un’altra morte, questa volta contrassegnata dal sigillo del mito di Maradona, ad aver soppiantato, per un giorno, le abituali notizie.

Credo però che l’opinione pubblica in generale abbia sottovalutato Economia di Francesco perché l’ha catalogata come la solita vetrina di buone intenzioni come troppo spesso sono apparsi certi documenti della Chiesa.         Continua nell’ ALLEGATO

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La cura? Non verrà da lì, da una iniezione. L’umanità è troppo malata per potersi salvare con un vaccino.
Ci curerà la scienza se saprà dare strumenti per un sogno condiviso, l’economia se gli imprenditori metteranno a disposizione risorse
per un sogno condiviso, la politica, la religione, la solidarietà, la carità, la speranza.
Abbiamo bisogno di un sogno condiviso. Ci salverà la trasformazione della globalizzazione in una fraternità universale.
Non sono ottimista come quelli che sperano che tutto vada bene.
Sono fiducioso perché credo nel Signore. E lui non ci abbandona.
Perché ho l’impressione che c’è gente sulla quale possiamo contare.
Monsignor Delpini – arcivescovo di Milano – Che tempo che fa – 15.11.20

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Il mio pensiero va anche alla cara Bielorussia.

Seguo con attenzione la situazione post-elettorale in questo Paese

e faccio appello al dialogo,

al rifiuto della violenza

e al rispetto della giustizia e del diritto.

Affido tutti i bielorussi alla protezione della Madonna, regina della pace.

Papa FRANCESCO – Angelus 16 agosto 2020

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Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

                                     il 30 giugno scorso è stato ricordato il 60° anniversario dell’indipendenza della Repubblica Democratica del Congo. Un avvenimento abbastanza comune, perché nell’arco di due anni quasi tutti i Paesi africani celebreranno lo stesso anniversario di indipendenza. Tuttavia il caso del Congo, sia per motivi storici che geografici, assume un’importanza particolare e ci porta ad abbozzare qualche riflessione sul COLONIALISMO.
In primo luogo le dimensioni della Repubblica Democratica del Congo e la sua posizione geografica ne fanno uno dei Paesi più significativi del Continente africano. La sua storia coloniale poi ha dell’incredibile in quanto la Conferenza di Berlino del 1885 sancì il Congo come “proprietà personale” del re del Belgio Leopoldo II. E continuò ad essere tale fino al 1908, quando il re, anche a causa delle pressioni di un’opinione pubblica internazionale che non accettava né questa anomalia giuridica né le brutalità di cui si macchiò in oltre vent’anni di dominio assoluto, fu costretto a cedere il “suo” Congo allo stato belga.        Continua nell’ ALLEGATO

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0001a. Laudato sì'
E oggi anche è il quinto anniversario dell’Enciclica Laudato si’, con la quale si è cercato di richiamare l’attenzione al grido della Terra e dei poveri.
Grazie all’iniziativa del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale,
la “Settimana Laudato si’”,
che abbiamo appena celebrato, sboccerà in un
Anno speciale di anniversario della Laudato si’,
un Anno speciale per riflettere sull’Enciclica,
dal 24 maggio di quest’anno fino al 24 maggio del prossimo anno.
Invito tutte le persone di buona volontà ad aderire, per prendere cura della nostra casa comune e dei nostri fratelli e sorelle più fragili.
Sul sito verrà pubblicata la preghiera dedicata a questo Anno.
Sarà bello pregarla.

Papa FRANCESCO Regina Coeli 24 maggio 2020

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Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così.

Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche

e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare

ed è allora che la stragrande maggioranza

preferisce lamentarsi piuttosto che fare.

 

L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno,

l’importante è saper convivere con la propria paura

e non farsi condizionare dalla stessa.

Ecco il coraggio è questo,

altrimenti non è più coraggio, è incoscienza.

 

Chi tace e chi piega la testa

muore ogni volta che lo fa,

chi parla e chi cammina a testa alta

muore una volta sola.

 GIOVANNI FALCONE

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