Dalle Missioni

GLI ORATORI OCCASIONE DI RISCATTI PER I GIOVANI

5a. Madre AmeliaDa Imperatriz (Brasile) ci scrive Madre Amelia Marchesini, illustrandoci il suo progetto a sostegno degli oratori, un vero toccasana per i giovani del Brasile.

Carissimi Amici e Amiche di Crema,                                        Imperatriz, 12 marzo 2022
sono appena tornata in Brasile, ma non pensavo che gli effetti dei cambiamenti climatici in atto fossero così gravi. So che anche da voi non piove da tantissimi giorni, qui invece… è piovuto anche per voi. Ecco in breve, come promesso, alcune notizie dopo il mio ritorno.
Terminata la quarantena obbligatoria e trascorsi alcuni giorni presso la Casa madre di Araras, nello stato di S. Paulo, mi sono trasferita a Imperatriz, nel nord del Brasile, dove ho lavorato negli ultimi sei anni. La situazione in cui ho trovato l’oratorio è stata alquanto desolante: la grande tenda che copriva il campo da calcio, completamente strappata, i giochi in buona parte rovinati, come anche quasi tutte le pareti delle varie strutture presenti.          Continua nell’ ALLEGATO

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OGGI SOTTO LE PIANTE, DOMANI NELLE AULE

5a. Lettera SambusitiCon questa lettera padre Alberto Sambusiti, nativo di Santa Maria della Croce e missionario PIME in Camerun, presenta la realtà dove sta operando e la sua richiesta di aiuto che intendiamo sostenere con la nostra “Quaresima di solidarietà”.

Meskine  17/02/2022

Carissimi amici,
innanzitutto vi dico che sto bene di salute, i quattro mesi di vacanza che ho fatto quest’estate mi hanno messo in forma e spero di tenere per qualche anno fino alla prossima vacanza nel 2024 o 25 si vedrà. Spero di tenere fino a quella data anche perché dopo domani, il padre del PIME che era con me, più giovane di me, per ragioni di salute rientrerà in Italia ed io, per ora, resto solo. Accettiamo quello che la Provvidenza ci propone.
Prima di proporvi un progetto che ho in mente, mi piacerebbe presentare la missione in cui opero da quasi 4 anni. La missione è intitolata alla Santa famiglia e si trova in alla periferia di Marua la città più importante dell’estremo nord del Cameroun.          Continua nell’ ALLEGATO

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MISSIONARI, PONTI TRA I POPOLI E FRATELLI TRA FRATELLI

Ottobre missionario

4a. JosephineRiceviamo dall’Uganda questa riflessione sull’ottobre missionario di suor Maria Marrone, missionaria comboniana, impegnata a tutto campo.

 Carissimi
Tanti saluti da parte di tutte noi in terre lontane.
Il mese di ottobre è un mese carico di preghiere, riflessioni, iniziative, tutte rivolte al mandato  Missionario. Davvero, siamo grate al Signore per averci fatto dono di questo “Invio” tra Fratelli che non conoscevamo. Siamo grate a Lui  per averci fatto scoprire la sua presenza in mezzo a questi popoli. Come il Comboni, anche noi abbiamo scoperto tante persone molto care con un senso di solidarietà, dedizione e sacrificio ammirevoli, come lo spirito di sacrificio di molti anziani che si privano del necessario per I bambini a loro affidati. Ho visto anche giovanetti fare chilometri in bicicletta per andare a comperare la verdura dove costa poco, per portarla alla mamma, vedova, per rivenderla ad un prezzo migliore.         Continua nell’ ALLEGATO

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UNA PRESENZA DISCRETA (Madre Angela Sambusida)

3a. Madre Angela SambusidaE’ l’esperienza missionaria di madre Angela Sambusida, da tanti anni in Australia. Il contatto con gli immigrati italiani ormai anziani e bisognosi di cure, il catechismo in preparazione ai Sacramenti, l’accompagnamento dei genitori.

   Trebonne , martedì 23 marzo 2021

Carissimi Amici che amate le Missioni,

ecco come oggi lo Spirito Santo mi ha sorpreso aprendo la mail con il vostro invito a percorrere un cammino che non avevo pianificato: scrivervi rispondendo alle vostre richieste.
Come dire no allo Spirito? Cosi apro il mio lap top e, ascoltando il mio cuore, rispondo.
Farvi sapere qualche cosa della mia missione? Ora la definirei “ristretta” nella “grande” estensione del continente Australiano. Sì, sono al servizio della cura pastorale di una sessantina di anziani nella casa di riposo “OZ Care Magdalene Villa” in un piccolo villaggio del North Queensland, a 115 Km nord di Townsville nella direzione di Cains e della Barriera Corallina. Qui in queste grandi estensioni di canna da zucchero i nostri emigrati Italiani, la maggioranza Bresciani e Siciliani, durante gli anni  50 hanno lavorato e sudato per molti anni ed ora sono assistiti  durante i loro ultimi anni di vita.           Continua nell’ ALLEGATO

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IN ATTESA DELLA RIPRESA DELLA SCUOLA… LA PASQUA CI PORTA LA SPERANZA (p. Gianni Zanchi)

Suihar, 23.03.21

Carissimi Amici, cordiali saluti dalla missione di Suihari, Dinajpur!

Stiamo concludendo il programma pastorale quaresimale nei villaggi in preparazione della S. Pasqua: una breve presentazione della liturgia quaresimale, celebrazione penitenziale e la S. Messa. Come sempre buona è stata la partecipazione dei nostri cristiani.
Il 14 Marzo ’21 i ragazzi/e dei nostri due Ostelli sono tornati in missione perché il 30 Marzo dovrebbe incominciare la scuola. Il condizionale è obbligatorio perché purtroppo sta riprendendo forte la diffusione del Coronavirus. Lo scorso febbraio ci sono stati pochi morti (5 – 7 al giorno) e pochi nuovi contagi (300-500). La prima settimana di marzo purtroppo c’è stata una notevole ripresa. Ieri ci sono stati 30 morti e 2.809 nuovi contagi e oggi 18 morti e 3.557 nuovi contagi. Il governo ha già messo le mani avanti: se continua questa tendenza l’apertura della scuola sarà di nuovo rimandata. Speriamo solo che non dichiari il lockdown perché allora tutto si chiude. Noi speriamo di poter continuare la scuola all’interno della nostra missione per i nostri due Ostelli, dato che i ragazzi/e sono stati a casa per quasi un anno. La scuola ha funzionato nei mesi scorsi soltanto con consegna di moduli agli studenti da utilizzare a casa. La classe decima e il College hanno organizzato la scuola on line, ma quanti studenti, specie dei villaggi, hanno potuto usufruire di questa opportunità?           Continua nell’ ALLEGATO

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IMPARA L’ARTE E … AL LAVORO

PROGETTI DI QUARESIMA

Michele-orfano-dei-genitori-deve-aiutare-gli-zii-spaccando-tutto-il-giorno-pietre-per-i-muratori
Michele, orfano, deve aiutare gli zii spaccando pietre per i muratori

Suor Maria Marrone è una suora comboniana da molti anni impegnata nella diocesi di Lira (Uganda del nord). Ostetrica, da molti anni è impegnata nel dare sostegno a bambini e giovani in particolare difficoltà: orfani, malati di AIDS, sordomuti, disabili…, offrendo a ciascuno un’opportunità di riscatto sociale.

Lira, 15 Febbraio 2021

Carissimi voi tutti del Centro Missionario della Diocesi di Crema, buon giorno. In Italia fa freddo e qui siamo nel pieno del caldo africano con una secca che brucia le gole.
Ho ricevuto qualche giorno fa i vostri saluti, mi chiedevate com’era andato il campo dei bambini e se avevamo in mente qualche progetto per I nostri giovani.
Riguardo al campo dei piccoli, siamo riusciti a fare 3 settimane a gennaio dell’anno scorso, poi il lockdown non ci ha permesso di farlo poco prima di Natale, ma sicuramente quest’anno lo faremo se non si vedranno più segni della pandemia come per il momento. Infatti tutte le scuole piano piano si stanno riaprendo.
Questa pandemia, che ha colpito anche l’Uganda, ha avuto I suoi aspetti negativi come nei nostri Paesi, ma pure ha avuto momenti di “Grazia”. Non essendoci il campo dei bambini per Natale, siamo andati noi da loro a portare alimenti, qualche giocattolino e qualche carezza fino ai loro villaggi.          Continua nell’ ALLEGATO

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UN CENTRO DI RECUPERO PER I BAMBINI VITTIME DI VIOLENZA (F. Cremonesi – P. Di Vincenzo)

5a. Un Centro di recupero ...REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO

Da lunedì 22 febbraio, giorno dell’assassinio dell’ambasciatore Attanasio e della sua scorta, oltre 30 civili sono stati uccisi dalle bande che scorrazzano impunite nel Congo orientale. In attesa che qualcuno si muova per sbloccare una situazione infernale che sembra sfuggire ad ogni controllo, fratel Ivan ci chiede di aiutare l’anello più debole della catena costituito dalle vedove e dai bambini orfani

Butembo, febbraio 2021

Carissimi Amici della Missione,  pace e gioia nel Signore Gesù, nostra speranza e benedizione.

Con questa nostra lettera vorremmo condividere con voi una situazione drammatica incontrata sabato 6 febbraio 2021.
Nel 2019 avevamo iniziato il progetto di costruzione di un memoriale per ricordare le vittime innocenti dei massacri nel territorio di Beni. Era previsto un percorso che passasse attraverso i luoghi più significativi di questi eventi, come una via crucis di 15 stazioni, e che avesse come scopo di educare la gente alla riconciliazione e alla pace. Eravamo appena riusciti a costruire la prima stazione a Rwangoma, uno dei luoghi dove il 13 agosto 2016 è avvenuto il più terribile dei massacri, però abbiamo dovuto sospendere i lavori a causa dell’insicurezza nel territorio anche per non esporre i muratori al pericolo di venir uccisi.          Continua nell’ ALLEGATO

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BASTA UN FIAMMIFERO… (Padre Zanchi)

3a. P. ZanchiPadre Zanchi ci scrive dal Bangladesh, ma non si limita a ringraziare. Con un piccolo racconto ci spiega come una solidarietà contagiosa (quella sì deve esserlo) può davvero fare miracoli.

Carissimi Amici di Crema,    cordiali saluti dalla missione di Suihari.
Al Centro Missionario, alla Parrocchia di S. Bernardino e a tutti gli amici che ci sostengono generosamente, anche a nome di tutti i poveri aiutati vi diciamo “GRAZIE DI CUORE” per la vostra bontà e solidarietà, e vi auguriamo un SERENO ANNO NUOVO

La missione riesce ad offrire aiuto perché persone buone come voi donano e ci permettono di dare una mano a chi ha veramente bisogno. Per questo assicuriamo la nostra preghiera. Il Signore protegga voi e i vostri cari dal Coronavirus, vi doni buona salute e tanta speranza.          Continua nell’ ALLEGATO

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UN GIORNO DA RICORDARE (Suor Giovanna Calabria)

“NON E’ MAI TARDI PER DARE IL VIA A QUALCOSA DI BUONO”
“NON E’ MAI TARDI PER DARE IL VIA A QUALCOSA DI BUONO”

UGANDA – GULU

Il 9 Dicembre 2020 è stato un giorno che ricorderò con gioia e riconoscenza al Signore: giorno d’incontro e condivisione con un gruppo di donne reduci dalla triste esperienza d’aver trascorso alcuni anni della loro fanciullezza ed adolescenza con i ribelli di Joseph Kony.
Credo sia utile, per aiutare ad entrare nel contesto di ciò che sto narrando, riportare alcune notizie sugli avvenimenti, che a partire dal 1987, che hanno coinvolto particolarmente la zona Nord dell’Uganda.
Un pazzo e visionario, dal nome Joseph Kony, disse di aver ricevuto un comando dal Signore per far vivere i comandamenti che la gente aveva dimenticato e poi di prendere in mano il governo del Paese.
Non so come un pazzo di questo tipo riesca a trovare dei seguaci, ma la realtà è che, da un gruppetto iniziale di sbandati, in poco tempo i suoi seguaci aumentarono e, scorrazzando nei villaggi, si diedero a saccheggiare, incendiare, uccidere e sequestrare ragazzini/e per poi istruirli a fare lo stesso.
Le statistiche dicono che negli oltre 22 anni di attività i ribelli si sono resi responsabili di oltre 100.000 morti e di 30.000 sequestri, in maggioranza ragazzini/e dagli 8 anni in su.
In questi anni ho incontrato molte donne reduci dalla questa esperienza di vita con i ribelli: alcune sono riuscite a formare dei gruppetti dove potersi riunire e condividere il vissuto cercando una via per sostenersi.           Continua nell’ ALLEGATO

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CELEBREREMO IL NATALE, MA SENZA LA GIOIA E LA SERENITÀ DEGLI ALTRI ANNI

2a. S. Natale P. ZanchiPadre Zanchi ci racconta in questa breve, ma densa lettera, la difficile situazione che stanno vivendo in Bangladesh.                                                                 

Santo Natale 2020 –          

Carissimi Amici di Crema , cordiali saluti dalla missione di Suihari!
Abbiamo cominciato il nuovo anno con tanta buona volontà programmando tante iniziative, che purtroppo sono state bruscamente interrotte e cancellate per l’arrivo e per la diffusione della pandemia di Coronavirus.
Il governo ha dichiarato il lockdown il 18 marzo ’20 chiudendo scuole, università, uffici, industrie tessili, mezzi di trasporto, luoghi di culto…dando obbligatorie disposizioni sanitarie di prevenzione e di difesa dal coronavirus. Mentre alcune attività e ambienti sono stati poi parzialmente aperti, non così per la scuola, con grave danno per gli studenti, soprattutto di quelli che vivono nei villaggi.
Anche i ragazzi/e dei nostri due Ostelli sono tornati a casa. Non sappiamo ancora quando  e come potremo riprendere le nostre attività e la nostra scuola. Il Ministro dell’Istruzione continua a ripetere che non ci sono ancora condizioni favorevoli per una riapertura.          Continua nell’ ALLEGATO

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