Dalle Missioni

I POVERI AUMENTANO E VENGONO A BUSSARE ALLE PORTE (Padre RIBOLI)

Virus Outbreak KenyaLa situazione in Kenya

Nairobi, 26 maggio 2020

Carissimi Amici di Crema,
voi state per uscire dall’esperienza dolorosa della coronavirus, noi siamo appena entrati. Oggi si registrano 1.286 contagiati e 52 decessi.
Qui sta succedendo l’opposto che da voi: la percentuale dei contagiati è relativamente giovane, la ragione è gli anziani hanno più anticorpi che i giovani data la loro storia.
Alle prime manifestazioni il Governo è intervenuto subito chiudendo le scuole di ogni livello, chiudendo le chiese, con il coprifuoco dalle sette di sera alle cinque del mattino del giorno dopo. Obbligando l’uso delle mascherine in pubblico.
La chiusura delle scuole oltre ad essere fonte di istruzione per molti bambini era la possibilità di un pasto assicurato ogni giorno.
Economicamente l’effetto del virus è devastante per la povera gente. È diminuito moltissimo il lavoro a giornata che, anche se remunerato miseramente, assicurava la possibilità di sfamare le varie famiglie.
Le parrocchie sono in grave difficoltà finanziaria, essendo ancora le chiese chiuse non ci sono offerte su cui contare. I poveri aumentano ed ogni giorno vengono a bussare alle porte.
Noi qui in casa e in molte parrocchie affidate ai Missionari della Consolata, per non licenziare i nostri operai, abbiamo mantenuto il lavoro riducendolo dal 50% e garantendo una adeguata remunerazione.
Come poter aiutare la nostra gente? Cercando di non lasciarli soli ed intervenire col cibo dove c’è necessità.
L’Africa non sarà distrutta dal virus, ma dalla fame.
Preghiamo il Signore che ci aiuti ad affrontare con dignità questa epidemia.
Buona Novena allo Spirito Santo.   P. Angelo RIBOLI

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UNA TRAGEDIA NELLA TRAGEDIA (Padre Gianni Zanchi)

5a. Allagamenti causati dal cicloneBANGLADESH: PRIMA LA PANDEMIA, POI IL CICLONE…

Una descrizione dettagliata, ma e appassionata, fatta da padre Zanchi, della tremenda situazione in cui versa il Paese asiatico, già in difficoltà a causa del coronavirus e in più colpito due settimane fa da un violento ciclone.

Suihari 23-05-2020

Carissimi,
Il ciclone “Amphan” è passato lasciando non tanti morti perché la gente si era rifugiata nei “cyclone shelters” costruiti apposta per questa emergenza, ma lasciando dietro tanta e tanta distruzione: case spazzate via, alberi e pali elettrici divelti, strade e campi allagati, alberi da frutto, specialmente il mango, distrutti, coltivazioni di calamari distrutti, campi di riso quasi maturo allagati… Ha colpito soprattutto il Sud-Ovest del BD: Sunderban, Khulna, Satkhira, Kustia, Pabna, Rajshahi e… da lì in India colpendo la città di Calcutta…
Noi a Dinajpur abbiamo avuto vento molto forte con getti di acqua violenti, alberi sradicati, qualche tetto di casa volato via, linea elettrica saltata, ma soprattutto i campi di riso, dove era appena cominciato il raccolto o stava per cominciare. È durato tutta la giornata di giovedì. Soltanto tra qualche giorno si avrà la fotografia esatta di quanto è successo.
La tristezza e il dolore sono più grandi perché il ciclone è venuto nel momento in cui in BD è in vigore il lockdown per il coronavirus. Il lockdown è cominciato il 26 marzo e poi è stato più volte prolungato e dovrebbe finire il prossimo 30 maggio. Un lungo tempo dove tutto è stato chiuso: scuole, trasporti: treni, aerei, traghetti, pulman, negozi, lavori di costruzione… Le fabbriche tessili “garments” sono state parzialmente aperte con disposizioni molto rigide di prevenzione della diffusione del coronavirus.      Continua nell’ ALLEGATO

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Pina RABBIOSI – Casa do Sol – Salvador (BRASILE)

casadosolPIANTANDO AMORE PER UN NATALE DI SEMENTI DI LUCE

Eccomi nuovamente per condividere con voi un tratto del percorso fatto quest’anno dalla Casa do Sol, … Durante la riflessione all’interno dell’equipe degli educatori su un titolo che potesse sintetizzare i principi e i valori che orientano le attività di ogni progetto di Casa do Sol, i termini piantare e seminare sono stati discussi e confrontati lungamente: sia uno che l’altro toccavano anche il vissuto di ogni persona, alla fine è stato scelto piantare.

Casa do Sol ha sempre più chiarezza della preziosità delle sementi che gli sono affidate, e per questo non può spargerle indistintamente o non può lanciarle sperando nella buona sorte; ne ha la massima cura perché nessuna si perda, deve cercare lo spazio propizio dove ognuna possa germogliare,   poiché dopo 22 anni di vita ha acquisito le conoscenze e le competenze per contribuire a farle crescere, fiorire, fruttificare e  diventare a loro volta sementi e seminatrici …    Continua nell’ ALLEGATO

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Suor Giovanna CALABRIA – AFRICA

Natale 2019

CARISSIMI,   “ANCHE SE SAPESSI CHE IL MONDO FINIRA’ DOMANI, OGGI PIANTEREI SEMPRE UN ALBERO”  (Martin Luther King):

… È un messaggio che spinge ad aprirci giorno per giorno alle emergenze, all’imprevedibile. Sì, quest’anno  voglio parlarvi di sorprese, quelle che il quotidiano presenta nella mia vita di missionaria.  … Sorprese che richiedono una risposta.
CECILIA, una nonnina anziana e ammalata che da’ il suo apporto nella cooperativa del nostro Centro “Comboni Samaritans”,  un giorno arriva al Centro tutta trafelata con un fardellino tra le braccia. Spiega concitata che questo bimbo di oltre un mese e’ stato trovato abbandonato in un campo dove si coltiva la manioca. … aveva piovuto ma la pianta della manioca l’aveva in un certo modo protetto. Che nome dare a questo trovatello e tutti d’accordo: DANIELE COMBONI OMARA (nella lingua locale significa amato). Cecilia si sta prendendo cura di questo inaspettato dono e tutti noi del Centro siamo con lei per aiutarla…    Continua nell’ ALLEGATO

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Suore MIissionarie COMBONIANE – ETHIOPIA

“Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre; prostratisi, lo adorarono e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra.” (Mt 2:11)
Incontrare delle persone di diverse lingue, culture, credi, tradizioni, opinioni, sogni, aspettative e lotte ci rende capaci di essere in contatto costantemente col Mistero dell’Incarnazione.
Siamo chiamate a postrarci con rispetto davanti alla Parola di Vita incarnata qui nel popolo Etiopico e mettere al loro servizio il dono piu prezioso che abbiamo: LE NOSTRE VITE.

ADDIS ABABA-Emmaus Casa Rifugio per donne:  Madri single trovano nella nostra comunita’ un focolare dove poter incominciare a restaurare la loro dignità e ad amare il loro bimbi.
MANDURA : In questa zona della periferia dell’Etiopia, dove coabitano diversi gruppi etnici e denominazioni religiose, la nostra comunità è impegnata nel seminare i semi del Vangelo, specialmente pace, perdono e riconciliazione attraverso delle attività pastorali, educative, preventive, curative e formative…
HAWASSA : In questa città in continua crescita, la nostra presenza ha lo scopo di prevenire la tratta umana offrendo una formazione qualificata a donne, cosi che possano trovare un lavoro senza lasciare il loro paese…
HAROWATO : In questa bellissima e remota area del Sud dell’Etiopia, le nostre sorelle offrono il loro servizio ad una grande popolazione attraverso la clinica, la Scuola Elementare l’attività per i giovani della parrocchia….
Happy Christmas! BuonNatale! ¡FelizNavidad!Joyeux Noël! እንኳንለልደትበሰላምአደረሳችሁ!!   –    Comboni Missionary Sisters P.O. Box 4748 Addis Ababa (Ethiopia)

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Madre Pasqualina GENNARI – India

Talasari 14.12.2019

Eccoci nelle vicinanze della grande solennità natalizia … La venuta di Dio tra noi.
Colui che si abbassa al punto di assumere la nostra natura umana onde manifestare al mondo la Grandezza del SUO AMORE …
… approfondiamo la sua conoscenza , facciamo sempre più nostro questo valore e questa perla preziosa, … continuiamo a PROCLAMARE al mondo quanto grande è il SUO AMORE.
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Sempre molto vicina,           M. Pasqualina GENNARI

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Padre Angelo RIBOLI I.M.C. -Kenya

Carissimi Amici e benefattori,

come dice Sant’Efrem, Natale = amico degli uomini; non c’è occasione migliore per condividere le gioie e le benedizioni di un anno di servizio alla chiesa missionaria.
Come ben sapete sono l’incaricato della nostra casa regionale, superiore ed amministratore. Siamo una comunità di 15 padri ed un fratello … Continuo ad aiutare pastoralmente la nostra parrocchia santuario di Nairobi.
Questo incarico non mi impedisce di seguire alcuni ragazzi da voi aiutati e sostenuti. Condivido con voi la gioia dei loro successi. …  di Damaris (3° anno di università), di James ( 1° anno di università), di Angelo (quarta liceo ) di Lucy (seconda liceo), di Devid (seconda elementare)…
Si, il Natale è una domanda di amore per i deboli, … per il mondo intero. Vissuto così il Natale è davvero “amico degli uomini”. E con Sant’Efrem possiamo cantare : ‹ Il giorno della tua nascita, o Signore, è  un tesoro destinato a soddisfare il debito comune ›, il debito dell’amore.
Buon natale e Prospero Anno 2020            Padre  Angelo RIBOLI I.M.C. 

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Padre Gianbattista ZANCHI – Bangladesh

Carissimi Amici, cordiali saluti dalla missione di Suihari, Dinajpur!
A mani vuote (Silvano Fausti)
Ai tempi di Erode, la notte in cui nacque Gesù, gli angeli portarono la buona notizia ai pastori. C’era un pastore poverissimo, … . Quando i suoi amici decisero di andare alla grotta portando qualche dono, invitarono anche lui. Ma lui diceva: “Io non posso venire, sono a mani vuote, che posso fare?”.
Ma gli altri tanto dissero e fecero, che lo convinsero.

Così arrivarono dov’era il bambino, con sua Madre e Giuseppe.
Maria aveva tra le braccia il bambino e sorrideva, vedendo la generosità di chi offriva cacio, lana o qualche frutto.
Scorse il pastore che non aveva nulla e gli fece cenno di venire. Lui si fece avanti imbarazzato.
Maria, per avere libere le mani e ricevere i doni dei pastori, depose dolcemente il bambino tra le braccia del pastore che era a mani vuote…

“Prendimi in braccio, sono nato per te!”: BUON NATALE e Felice ANNO NUOVO!

Uniti nella preghiera. Un grande abbraccio,     padre Gianbattista

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Padre Alberto SAMBUSITI – Cameroun –

Ziling (Maroua) 15/11/2019

Cari compaesani e amici, ben trovati!
Oggi, festa di S. Alberto Magno, quindi mio onomastico, vi scrivo questa lettera che sarà anche il mio augurio per il Natale.
Nel mese di Ottobre è iniziato anche il nuovo anno pastorale. La nostra diocesi ha organizzato tre giorni di riflessione intorno al tema missionario dato dal Papa: BATTEZZATI E INVIATI: LA CHIESA DI CRISTO IN MISSIONE NEL MONDO.
A questi tre giorni erano presenti circa 250 persone (sacerdoti, suore, catechisti, laici impegnati nelle parrocchie, organismi diocesani di sviluppo e promozione umana (Caritas – Scuola – Salute…). È stata una bella esperienza di incontro, di conoscenza di varie realtà e di rilancio della pastorale.
Ci siamo impegnati anche quest’anno a un’attenzione particolare ai giovani. L’anno scorso il parroco, p. Luca, mi aveva chiesto di seguire i giovani, in parrocchia. Quelli battezzati sono numerosi, più numerosi degli adulti, erano lasciati a se stessi e avevano bisogno di essere formati alla fede e aiutati a organizzarsi nelle loro attività. A dire il vero ero un po’ perplesso nell’accettare, vedendomi un pò troppo attempato per un tal servizio (vi immaginate un vecchietto di 72 anni alle prese con giovani dai 17 ai 25 anni?), ma con un po’ di buona volontà e tanta pazienza da parte loro e da parte mia, e con l’aiuto del Signore, qualcosa stiamo realizzando
Ho seguito molto volentieri, attraverso il Nuovo Torrazzo, la beatificazione di p. Alfredo Cremonesi svoltasi in diocesi e, anche per me, è stata una riscoperta fruttuosa di questo nostro diocesano che d’ora in poi diventerà per me un esempio di apostolo da imitare.   Ora abbiamo un intercessore sicuro presso Dio, invochiamolo anche per la vita di p. Gigi Maccalli….
Il Natale .. ci ricorda che, nonostante la nostra poca fede, … Dio ci dice che è «L’EMMANUELE: IL DIO CON NOI, PER NOI E IN NOI» e che non ci abbandonerà.    Auguri a tutti e a risentirci.           Padre Alberto

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Padre José MIZZOTTI – PERÙ

Microsoft Word - 5. LettereLima, Natale 2019

Carissimi amici ed amiche,
si avvicina il Natale, la festa più sentita da tutti, la festa ricca di tante bellissime tradizioni della nostra religiosità popolare.

Il rischio però è sempre quello di dimenticarci dell’essenziale: Dio si è fatto carne, e carne “di povero”.

Noi non scegliamo dove nascere, Dio sì lo ha fatto e la sua scelta è molto chiara.
In una società divisa tra centro (Gerusalemme) e periferia (Galilea), Gesù appartiene alla periferia. È Galileo e sarà per questo disprezzato, come oggi sono disprezzati i poveri e le povere della periferia                                   

… .Gesù non è il figlio del Governatore, ma il figlio del falegname e della contadina. È figlio di una famiglia d’emigranti: per una decisione del governo di turno, i suoi genitori devono lasciar tutto e mettersi in cammino verso un paese dove non possiedono niente,   

……Può anche essere molto romantica la nascita con l’asinello ed il bue che con il loro respiro scaldano il piccolo Gesù. Nella realtà, però, ieri ed oggi, continua ad essere un dramma violento il nascere dei figli dei poveri in mezzo agli animali perché gli uomini li hanno respinti e hanno chiuso loro tutte le porte.
….Dio sta nella periferia, in mezzo ai poveri.

…Qundo gli angeli inviano i pastori alla ricerca del Messia appena nato, indicano quali sono i segnali per incontrarlo: dove trovano a un bambino senza vestiti e senza casa (in fasce e nella mangiatoia), sappiate che lì c’è Dio presente per voi.
Un Buon Natale per tutti e per tutte!                P.  José MIZZOTTI – PERÙ

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