Notiziario

ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA. Continua…

abbiamoDopo la parrocchia di S. Carlo e del Sacro Cuore a Crema, della parrocchia di Chieve e di Crema Centro, è stata la volta della Parrocchia di Offanengo, che il 18 e il 19 giugno scorsi ha offerto il riso sulla piazza principale del paese. Il risultato è stato più che lusinghiero: 100 Kg! Complimenti anche alle Amiche e agli Amici di Offanengo!

Mentre rivolgiamo i più sinceri complimenti e il nostro grazie per l’impegno messo da tutti, ci permettiamo di invitare anche altre parrocchie a fare altrettanto! Per questo ricordiamo che aderire a questa Campagna, organizzata dalla F.O.C.S.I.V. (Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario) significa sostenere l’agricoltura familiare in Italia e nel mondo. Per il secondo anno consecutivo, infatti, F.O.C.S.I.V. e Coldiretti si impegnano a distribuire pacchi di riso 100% italiano (qualità Roma) con l’obiettivo  di sostenere un progetto che promuova la sovranità alimentare.

Il progetto di quest’anno, promosso sempre dal Movimento Lotta contro la Fame nel Mondo (MLFM – Lodi), riguarda la RIABILITAZIONE DEGLI ACQUEDOTTI DI BYMANA E NYAKABINGO situati nella zona nord-orientale del RUANDA, che permetteranno a circa 16.000 persone di avere l’acqua un po’ più vicino a casa.

UNA FUGA PER LA VITA: CORRIDOI UMANITARI

G.Del Zanna
G.Del Zanna

 

Ne ha parlato più volte il Papa in diverse occasioni e anche noi, grazie all’incontro organizzato da Sinistra Italiana venerdì scorso, abbiamo avuto modo, ascoltando e interrogando Giorgio Del Zanna, responsabile della Comunità di S. Egidio di Milano, di capire di che cosa si tratta. Era altresì presente il responsabile di un’Associazione di Mantova, intenzionata ad aderire a questo progetto. Abbiamo chiesto e ottenuto di poter seguire da vicino quest’esperienza che promuove in modo nuovo l’incontro con i profughi.

Per il momento ci è sembrato utile predisporre una sintesi dell’incontro.

Si può leggere nell’ALLEGATO

BACHECA MISSIONARIA: FINESTRA SUL MONDO

Crocifisso

Ancora i Gruppi Missionari alla ribalta. Questa volta è il Gruppo di S. Carlo – Crema che ci porta a conoscere una nuova esperienza per rendere sempre più missionaria la Comunità dei credenti. Un’esperienza che può essere tranquillamente riproposta in tutte le nostre Parrocchie. Chi ci prova?
“Una Finestra sul Mondo”: proprio così è stata presentata da don Maurizio la bacheca fabbricata, artigianalmente, dal nostro piccolo Gruppo Missionario e che è stata collocata all’ingresso della Chiesa.
Perché una bacheca? E’ una proposta, un’opportunità concreta, pensata e realizzata per diffondere nella comunità intera la “cultura missionaria” convinti che essere missionari è essenziale per tutta la Chiesa e non soltanto ad un gruppetto di “addetti”.
Sì, volevamo “raccogliere” l’impegno, le sfide, le fatiche e le gioie della missione universale e offrirle a tutti …                                                        Per saperne di più leggi lALLEGATO

IN FUGA DALLE GUERRE, ORA CORRE PER VINCERE

Ahmed Tunij corre da sempre. Corre da quando era ragazzo, perché correre è stato il mezzo che gli ha permesso di salvarsi la vita. E continua a farlo. Questa volta, però, per ricostruirsi una vita. Un destino che qui in Italia, in Puglia, sta lentamente prendendo forma. Così domenica 12 giugno, per la prima volta da quando è in Italia, ha affrontato una gara ufficiale, il Trail delle 5 Querce, un percorso di 28 chilometri nel Canyon di Gravina in Puglia. La FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) ha infatti preso a cuore la sua storia iscrivendolo alla competizione.

Ahmed-500x666Per Ahmed è stato un esordio speciale perché il traguardo più importante l’ha già tagliato. Prima infatti di prendere confidenza con questa particolare disciplina sportiva, Ahmed ha dovuto percorrere un lungo viaggio. Iniziato 22 anni fa ad Ajah, il piccolo centro nel Sud Ovest della Nigeria, a pochi km dal Benin, dove è nato e vissuto con la sua famiglia. Poi le cose sono cambiate. La guerra e l’instabilità politica hanno spinto Ahmed a lasciare il suo Paese per trovare rifugio in Libia. Ma da lì sono fuggito presto per non finire arruolato in bande armate o essere vittima delle continue violenze inflitte dei miliziani dell’Isis». Ahmed, a questo punto, inizia a correre. E come tanti migranti, lo fa via mare, a bordo di un barcone: un viaggio durato 23 giorni. Giunto in Sicilia, viene poi trasferito in Puglia, presso il Centro di Accoglienza Straordinaria di Poggiorsini, un comune della Murgia barese

E’ qui in Puglia che comincia la seconda parte della vita di Ahmed. Ogni mattina prima di andare a lezione e studiare rispolvera una sua vecchia passione: la corsa. Lui per idolo ha l’atleta etiope Haile Gebrselassie, campione olimpico dei 10 mila metri piani ad Atlanta nel 1996 e Sydney 2000. Gli educatori del CAS lo vedono correre, qualcuno nota pure che il giovane sfodera un discreto stile nella corsa e le qualità di un vero atleta. Merito degli educatori, della FIDAL. Merito della comunità di Poggiorsini che ha assicurato al ragazzo il necessario per disputare la gara. Merito di Ahmed che al suo sogno ci ha sempre creduto.
@corrieresociale – 14.06.2016

 

OMELIA DEL PAPA IN OCCASIONE DEL GIUBILEO DEGLI AMMALATI E DELLE PERSONE DISABILI

«Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me» (Gal 2,19). L’apostolo Paolo usa parole molto forti per esprimere il mistero della vita cristiana: tutto si riassume nel dinamismo pasquale di morte e risurrezione, ricevuto nel Battesimo.

giubileoCarissimi Fratelli e Sorelle,
Con l’immersione, infatti, nell’acqua ognuno è come se fosse morto e sepolto con Cristo (cfr Rm 6,3-4), mentre, quando riemerge da essa, manifesta la vita nuova nello Spirito Santo. Questa condizione di rinascita coinvolge l’intera esistenza, in ogni suo aspetto: anche la malattia, la sofferenza e la morte sono inserite in Cristo, e trovano in Lui il loro senso ultimo. Oggi, nella giornata giubilare dedicata a quanti portano i segni della malattia e della disabilità, questa Parola di vita trova nella nostra Assemblea una particolare risonanza.

L’omelia continua nell’ ALLEGATO   

LA PREGHIERA PRIMA DELL’ IFTAR.

preghieraCome abbiamo spiegato la volta scorsa l’IFTAR è il pasto serale con il quale i fedeli musulmani interrompono il digiuno durante il mese del Ramadan.
Per conoscere meglio questa tradizione mercoledì 15 giugno, su invito del Centro Culturale Islamico Cremasco e dell’Associazione Amici della Piazza, abbiamo partecipato all’invito di condividere il momento della rottura del digiuno giornaliero con la cena e la preghiera. Questa è stata la preghiera recitata prima di condividere il ricco e gustoso pasto serale. Si tratta della prima Sura del Corano.

                                                             Al-Fâtiha (L’Aprente)

1. In nome di Allah, il Compassionevole, il “Misericordioso”
2. La lode [appartiene] ad Allah, Signore dei mondi
3. il Compassionevole, il Misericordioso,
4. Re del Giorno del Giudizio.
5. Te noi adoriamo e a Te chiediamo aiuto.
6. Guidaci sulla retta via,
7. la via di coloro che hai colmato di grazia, non di coloro che [sono incorsi] nella [Tua] ira, né degli sviati.

ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA. Continua…

ENRICO

Dopo la parrocchia di S. Carlo e del Sacro Cuore a Crema, della parrocchia di Chieve, è stata la volta di
Crema Centro.
Così domenica 12 giugno il riso della Campagna è stato offerto in Piazza Duomo. Risultato: 105 Kg! Un altro ottimo risultato! Ma non finisce qui: la prossima domenica 19 giugno altre due piazze si riempiranno di RISO rispettivamente a Offanengo e a S. Bernardino di Crema. AUGURI anche a loro!

Mentre rivolgiamo i più sinceri complimenti e il nostro grazie per l’impegno messo da tutti, ci permettiamo di invitare anche altre parrocchie a fare altrettanto!

PICCOLI SCHIAVI: IL LAVORO MINORILE

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Anche il Papa, durante l’Angelus di domenica scorsa, ha ricordato la ricorrenza della Giornata mondiale contro il lavoro minorile. Puntuale il Gruppo Missionario di Scannabue ha preparato il suo ultimo articolo che ha come argomento le violenze che abitualmente vengono commesse sui minori impiegati in lavori faticosissimi e pericolosi. Ringraziamo il GMP di Scannabue per l’impegno che si è concretizzato in cinque interventi, Vi invitiamo a leggere l’articolo nell’ALLEGATO

 CREMA: PISCINA PIÙ SICURA GRAZIE AI RAGAZZI DELLA CARITAS

piscina Questa mattina gli organi di stampa sono stati convocati in conferenza a palazzo comunale per l’illustrazione di un progetto al contemplo semplice ed efficace. Tre gli enti coinvolti: Comune di Crema, Caritas diocesana e Sport Management , la società che ha in gestione il centro natatorio di via Indipendenza. Due gli obiettivi perseguiti: prevenire alcuni episodi di criminalità e valorizzare le risorse sociali della comunità cremasca.
La sintesi è stata tracciata dal sindaco Stefania Bonaldi: “lunedì scorso è partito un progetto che vede 12 ragazzi ospitati alla Caritas impegnati nel servizio di custodia del parcheggio esterno e di sostegno nelle aree interne alla piscina. È una soluzione che permette ai ragazzi di svolgere un’attività socialmente utile, e al contempo consente di risolvere un problema per la città: quello dei furti di biciclette durante le gite col Grest. Si tratta di un bell’esempio di collaborazione e sinergia”.

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OMELIA DEL PAPA IN OCCASIONE DELLA CANONIZZAZIONE DEI BEATI STANISLAO DI GESÙ MARIA E MARIA ELISABETTA HESSELBLAD

foto_sismoLa Parola di Dio che abbiamo ascoltato ci riconduce all’evento centrale della fede: la vittoria di Dio sul dolore e sulla morte. E’ il Vangelo della speranza che sgorga dal Mistero pasquale di Cristo, che irradia dal suo volto, rivelatore di Dio Padre consolatore degli afflitti. E’ una Parola che ci chiama a rimanere intimamente uniti alla passione del nostro Signore Gesù, perché si mostri in noi la potenza della sua risurrezione.

 Carissimi Fratelli e Sorelle,

 In effetti, nella passione di Cristo c’è la risposta di Dio al grido angosciato, e a volte indignato, che l’esperienza del dolore e della morte suscita in noi. Si tratta di non scappare dalla Croce, ma di rimanere lì, come fece la Vergine Madre, che soffrendo insieme a Gesù ricevette la grazia di sperare contro ogni speranza (cfr Rm 4,18).

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