Notiziario

RAMADAN MUBARAK RAMADAN BENEDETTO

Questo il messaggio inviato dalla Commissione Migrantes della diocesi di Crema alla Comunità Musulmana in occasione dell’inizio del Ramadan.

MUBARAK “Ramadan mubarak! Questo è l’augurio che la Commissione Migrantes, e con essa la Comunità cristiana di Crema, invia a te e a tutta la Comunità Musulmana di Crema e del cremasco. Che questo mese di digiuno e di preghiera sia portatore di ogni benedizione e di perdono dai peccati.
Per noi cristiani crediamo e speriamo possa essere una grande occasione per una maggiore conoscenza e stima reciproca.
Per completare l’augurio, non conoscendo la lingua araba, facciamo nostra e alleghiamo la dichiarazione preparata dai Frati Minori Cappuccini di Lombardia.
Nella speranza di incontraci mercoledì 15 giugno in occasione della Cena del Ramadan all’Housing sociale dei Sabbioni – Crema, rinnoviamo i nostri più sinceri Auguri”.
Gli auguri completi nella LOCANDINA

SAWM – RAMADAN

ramadan 1Che cos’è veramente il RAMADAN? Sappiamo che è il mese che i Musulmani dedicano al digiuno. Ma come avviene questo digiuno? E sopratutto quale significato assume nella vita pratica e spirituale del credente? Questo articolo di fra Stefano Luca, cappuccino, studioso e conoscitore del mondo musulmano, ci aiuta a chiarire tanti dubbi e soprattutto a uscire dai più banali “luoghi comuni”.

L’Islam non impone forme estreme di ascetismo o mortificazione di sé. Dio ha creato il mondo terreno e ha dato un corpo agli uomini perché ne godano. La salvezza, infatti, non è subordinata alla negazione delle proprie esigenze fisiche. Tuttavia l’uomo deve godere dei piaceri terreni con moderazione. Il mese del digiuno (sawm) è il mese chiamato Ramadan, il nono del calendario. Come tutti gli altri mesi, anche il Ramadan inizia al tramonto immediatamente seguente il primo avvistamento della luna nuova (hilal).
Il Fatto che l’inizio di un mese coincida con il periodo di luna nuova spiega perché la figura della luna in fase crescente sia il simbolo più comune nell’Islam, spesso posto a coronare i tetti delle moschee. Anche le bandiere dei paesi musulmani in molti casi recano il disegno della luna crescente.
  L’articolo continua nell’ ALLEGATO

CONOSCIAMO IL RAMADAN: L’IFTAR

locandina IftarL’IFTAR è il pasto serale con il quale i fedeli musulmani interrompono il digiuno durante il mese del Ramadan. La tradizione vuole che vengano mangiati dei datteri per ricordare come il profeta Maometto ruppe il digiuno.

Per conoscere meglio questa tradizione mercoledì 15 giugno alle ore 20, il Centro culturale Islamico Cremasco e l’Associazione Amici della Piazza, invitano le persone interessate a condividere il momento della rottura del digiuno giornaliero con la cena e la preghiera. L’appuntamento è presso la Piazza dell’Housing Sociale nel quartiere dei Sabbioni.   Per saperne di più vedi la LOCANDINA allegata

preparazione Iftar in India
preparazione Iftar in India

ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA. Continua….

abbiamoContinua con successo la Campagna del RISO! Dopo la parrocchia di S. Carlo – Crema, è stata la volta della parrocchia del Sacro Cuore – Crema Nuova, che domenica scorsa, 5 giugno, ha piazzato 100 Kg di riso! Anche la parrocchia di Chieve non è stata da meno, offrendo 30 kg di riso. Mentre rivolgiamo i più sinceri complimenti e il nostro grazie per l’impegno messo da tutti, ci permettiamo di invitare anche altre parrocchie a fare altrettanto! Per questo ricordiamo che aderire a questa Campagna, organizzata dalla F.O.C.S.I.V. (Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario) significa sostenere l’agricoltura familiare in Italia e nel mondo. Per il secondo anno consecutivo, infatti, F.O.C.S.I.V. e Coldiretti si impegnano a distribuire pacchi di riso 100% italiano (qualità Roma) con l’obiettivo  di sostenere un progetto che promuova la sovranità alimentare.

Domenica 12 giugno toccherà al Centro Missionario: saremo in piazza Duomo a Crema dalle ore 9 alle 18.

IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI: IL COMMERCIO DEGLI ORGANI UMANI

Continua il prezioso lavoro del Gruppo Missionario di Scannabue che ha come argomento le violenze che abitualmente vengono commesse sui minori, spesso nell’indifferenza di tutti. In questo quarto intervento viene preso in esame un aspetto raccapricciante di questa violenza: il commercio di organi umani.

traffico“È comprovata  l’esistenza di un commercio internazionale di organi umani per effettuare trapianti  illegali.

Il traffico di minori sembrerebbe coinvolgere l’Italia non solo come paese di transito, ma anche di destinazione finale per l’esecuzione degli espianti.

L’articolo continua nell’ALLEGATO

FELTRE: MIGRANTI ISLAMICI PORTANO IN SPALLA LA STATUA DI MARIA

Domenica, vigilia dell’inizio di Ramadan, otto profughi musulmani ospiti a Feltre prima hanno pregato per conto loro e poi hanno portato a spalla la Madonnafeltre dell’inutile, alternandosi lungo undici chilometri a piedi con i ragazzi di Villa San Francesco, la comunità che ha organizzato la processione (lo fa ogni 5 anni). E poi con i volontari dell’Unitalsi, gli alpini, altri giovani, alcune mamme, perfino i sindaci con tanto di fascia tricolore e alcune parlamentari. In un pomeriggio di sole e pioggia, i numerosi pellegrini hanno pregato, cantato e riflettuto. La statua della Madonna nasce una ventina d’anni fa da un’idea dell’allora arcivescovo Loris Capovilla, che a un amico scultore ha suggerito di confezionarla con rottami di ferro e altri rifiuti.
E Capovilla stesso l’ha donata alla comunità. Tra i minori assistiti, anche alcuni immigrati senza genitori. E sono stati proprio costoro ad invitare i profughi. «Penso agli 8 profughi musulmani che hanno portato la Madonna nel tratto iniziale e poi anche per una seconda tappa nel lungo cammino che ci ha portati qui alla meravigliosa Cooperativa Arcobaleno – ha detto Giuseppe Andrich, vescovo emerito di Belluno-Feltre –. Ora abbiamo un Papa che parla di “scarti”. Tutti noi siamo rappresentati da questa Madonna perché la vita è attraversata da sentimenti d’inutilità, di perdita di senso, magari anche solo per un attimo. Ciascuno di noi talvolta è “scarto”».
Il Rosario che Andrich ha sgranato era la corona che Giovanni XXIII recitava prima della morte. «Essere niente, eppure figli amati sempre – ha evidenziato Andrich – perché la misericordia di Dio non ha confini, non esclude nessuno, ama tutti».
                                                                                                           Avvenire       07.06.16

29/05/2016. OMELIA DEL PAPA IN OCCASIONE DEL “GIUBILEO DEI DIACONI”

DIACONI«Servitore di Cristo» (Gal 1,10). Abbiamo ascoltato questa espressione, con la quale l’Apostolo Paolo si definisce, scrivendo ai Galati. All’inizio della lettera si era presentato come «apostolo», per volontà del Signore Gesù (cfr Gal 1,1). I due termini, apostolo e servitore, stanno insieme, non possono mai essere separati; sono come due facce di una stessa medaglia: chi annuncia Gesù è chiamato a servire e chi serve annuncia Gesù.

«Servitore di Cristo» (Gal 1,10). Abbiamo ascoltato questa espressione, con la quale l’Apostolo Paolo si definisce, scrivendo ai Galati. All’inizio della lettera si era presentato come «apostolo», per volontà del Signore Gesù (cfr Gal 1,1). I due termini, apostolo e servitore, stanno insieme, non possono mai essere separati; sono come due facce di una stessa medaglia: chi annuncia Gesù è chiamato a servire e chi serve annuncia Gesù.

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LUOGHI COMUNI

Se uno straniero lavora sta rubando il posto a un italiano e quindi deve tornare a casa sua, se invece non lavora vuol dire che lo stiamo mantenendo, dunque se ne deve andare lo stesso.

21Se è vestito di stracci fa schifo e dovrebbe tornarsene a casa sua,
se è vestito bene allora non ha bisogno, quindi se ne vada ugualmente.

Se ha portato i figli qua, occupano i posti all’asilo dei bambini italiani e quindi deve tornarsene da dove è venuto,
se invece li ha lasciati al proprio paese è un vigliacco e dovrebbe tornarci comunque.

Se non ha una compagna probabilmente è un violentatore che deve tornare al suo Paese, se invece ce l’ha sicuramente la umilia, la schiavizza e certe cose dovrebbe farle a casa sua.

Se abita sotto un ponte contribuisce al degrado della città e bisognerebbe rimpatriarlo,
se invece ha un’abitazione dovrebbe lasciarla a un italiano e tornarsene comunque a casa propria.
Quante volte abbiamo ascoltato simili frasi?
E se noi invece cominciassimo davvero a ragionare con la nostra testa?
E se noi invece cominciassimo a vedere le cose oltre la superficie?
E se noi invece cominciassimo a vedere nello straniero una persona?

22/05/2016. LA PAROLA DEL PAPA ALL’ANGELUS

Oggi, festa della Santissima Trinità, il Vangelo di san Giovanni ci presenta un brano del lungo discorso di addio, pronunciato da Gesù poco prima della sua passione.

Carissimi Fratelli e Sorelle,                                              papa

In questo discorso Egli spiega ai discepoli le verità più profonde che lo riguardano; e così viene delineato il rapporto tra Gesù, il Padre e lo Spirito. Gesù sa di essere vicino alla realizzazione del disegno del Padre, che si compirà con la sua morte e risurrezione; per questo vuole assicurare ai suoi che non li abbandonerà, perché la sua missione sarà prolungata dallo Spirito Santo. Ci sarà lo Spirito a prolungare la missione di Gesù, cioè a guidare la Chiesa avanti.

Gesù rivela in che cosa consiste questa missione. Anzitutto lo Spirito ci guida a capire le molte cose che Gesù stesso ha ancora da dire (cfr Gv 16,12). Non si tratta di dottrine nuove o speciali, ma di una piena comprensione di tutto ciò che il Figlio ha udito dal Padre e che ha fatto conoscere ai discepoli (cfr v. 15). Lo Spirito ci guida nelle nuove situazioni esistenziali con uno sguardo rivolto a Gesù e, al tempo stesso, aperto agli eventi e al futuro. Egli ci aiuta a camminare nella storia saldamente radicati nel Vangelo e anche con dinamica fedeltà alle nostre tradizioni e consuetudini.

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IL PAPA E L’IMAM DI AL-AZHAR: UNA TELA DI PACE

Luigi Sandri è un giornalista trentino che, dopo aver lavorato alla sezione estera dell’ANSA (Mosca e Tel Aviv), è vaticanista del quotidiano “L’Adige”, oltre che redattore della rivista di dialogo ecumenico “Confronti”. Riportiamo un suo articolo comparso anche sul blog “Sperare per tutti”

Un momento dell'incontro“L’incontro odierno in Vaticano del papa con Ahmed al-Tayyeb, grande imam dell’universi- tà del Cairo al-Azhar, il più autorevole centro-studi dell’Islam sunnita (al quale appartiene l’88% del miliardo e mezzo di musulmani sparsi nel pianeta) rappresenta una tappa impor- tante nella strategia di Francesco per rafforzare il dialogo tra le religioni e favorire, così, la pace nel mondo. Intrecciati da decenni, i rapporti tra al-Azhar e il Vaticano si erano incep- pati nel 2006, quando l’università egiziana aveva vivamente protestato contro Benedetto XVI che, in un discorso a Ratisbona, a molti musulmani era parso fare sua la tesi che l’is- lam è una religione intrinsecamente violenta”.

                                     L’articolo continua nell’ALLEGATO