Notiziario

LA PAROLA DEL PAPA – 03 APRILE

                                                                    Cari Fratelli e Sorelle, buona Pasqua!

Papa-e-Misericordia-740x493In questo giorno, che è come il cuore dell’Anno Santo della Misericordia, il mio pensiero va a tutte le popolazioni che più hanno sete di riconciliazione e di pace. Penso, in particolare, qui in Europa, al dramma di chi patisce le conseguenze della violenza in Ucraina: di quanti rimangono nelle terre sconvolte dalle ostilità che hanno causato già varie migliaia di morti, e di quanti – più di un milione – sono stati spinti a lasciarle dalla grave situazione che perdura. Ad essere coinvolti sono soprattutto anziani e bambini. Oltre ad accompagnarli con il mio costante pensiero e con la mia preghiera, ho sentito di decidere di promuovere un sostegno umanitario in loro favore. A tale scopo, avrà luogo una speciale colletta in tutte le chiese cattoliche d’Europa domenica 24 aprile prossimo. Invito i fedeli ad unirsi a questa iniziativa con un generoso contributo. Questo gesto di carità, oltre ad alleviare le sofferenze materiali, vuole esprimere la vicinanza e la solidarietà mia personale e dell’intera Chiesa. Auspico vivamente che esso possa aiutare a promuovere senza ulteriori indugi la pace e il rispetto del diritto in quella terra tanto provata.
E mentre preghiamo per la pace, ricordiamo che domani ricorre la Giornata Mondiale contro le mine antiuomo. Troppe persone continuano ad essere uccise o mutilate da queste terribili armi, e uomini e donne coraggiosi rischiano la vita per bonificare i terreni minati. Rinnoviamo, per favore, l’impegno per un mondo senza mine!
Infine, rivolgo il mio saluto a tutti voi che avete partecipato a questa celebrazione, in particolare ai gruppi che coltivano la spiritualità della Divina Misericordia.

Tutti insieme ci rivolgiamo in preghiera alla nostra Madre.

GIORNATA MONDIALE CONTRO LE MINE ANTIUOMO

Come ricordava il Papa, lunedì 4 aprile, si è celebrata la VII Giornata Mondiale contro le mine. Si tratta di una campagna internazionale promossa dalle Nazioni Unite per dare voce a tutte le vittime. In questi ultimi anni si parla di meno di questo argomento.
Perché? È cambiato qualcosa? MINE
 Follie della guerra. Armi terribilmente semplici, fabbricate con pochi materiali: un involucro, una carica esplosiva e un congegno di accensione. È sufficiente una minima dimestichezza nell’uso degli esplosivi. Il web fornisce perfino manuali per realizzare ordigni antiuomo, tanto rudimentali quanto mortali. Tutti dal costo infimo.
Il prezzo è garanzia di proliferazio- ne: 3 dollari per le mine meno sofisticate e 10-15 per le più dirompenti. Molte componenti si trovano sul mercato civile. Altrimenti c’è il mercato nero delle armi, dove imperano le mine cinesi ed ex-sovietiche.    

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ASSEMBLEA DEI GRUPPI MISSIONARI PARROCCHIALI

gusellaSi è svolta domenica scorsa presso l’Oratorio della Parrocchia del Sacro Cuore di Crema Nuova l’annunciata Assemblea animata da Laura GUSELLA, monaca della Fraternità Monastica  Marana-thà di Piombino. Dopo la lettura del testo di Giovanni 8, 1-11, che narra della donna adultera, dopo un primo commento da parte dei presenti, Laura ha voluto non tanto dare la sua interpretazione del brano, quanto indirizzare la nostra attenzione tre punti nodali di quel Vangelo: il rapporto tra Misericordia e Giustizia in Dio, la Fragilità di ogni uomo e la Raccomandazione finale di Gesù: “Va’ e non peccare più”. Laura ha promesso che ci invierà quanto prima i suoi appunti, per questo mi limito ad allegare la bella riflessione di Ermes Ronchi con cui si è concluso un incontro molto partecipato ed attento.

Un caloroso GRAZIE al parroco don Angelo FRASSI e al Gruppo Missionario per la generosa ospitalità che, al termine, con la consueta varietà ed abbondanza, non ha fatto mancare un ghiotto contributo al gusto e alla dolcezza.

Prima di lasciarci abbiamo ricordato i principali impegni che ci aspettano:

  • Progetto DECAPOLI,
  • Progetto GIOVANI: DIRITTO ALLA VITA E ALLA FELICITÀ,
  • La prossima ASSEMBLEA che avrà luogo ad Offanengo il 22 maggio,
  • La Campagna ABBIAMO RISO PER UNA COSA SERIA, che anche quest’anno offrirà riso Arborio in sostegno ai nostri coltivatori.   

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VEGLIA DEI MISSIONARI MARTIRI

MartiriCome previsto e ampiamente pubblicizzata, è stata celebrata a Chieve, nella Chiesa parrocchiale, sotto la guida del vescovo, mons. Oscar.
Il ricordo di quest’anno si è concentrato sulla persona del giovanissimo seminarista Rolando RIVI, ucciso ancora 14enne in quel clima d’odio che solo una guerra può scatenare. Il momento più toccante è stato quando Mario SPOTTI, della Comunità di Memores Domini  che custodiscono a Castellarano (RE) le spoglie del martire, ha ricordato la figura del giovane, da pochi anni beatificato. Una testimonianza di fede profonda, quella di Rolando, ma resa ancora più significativa e nobile dalla sua giovanissima età e nello stesso tempo dalla sua fedeltà, ferma, decisa e incrollabile, a quella scelta di vita tanto impegnativa quanto definitiva.
Terminata la parte in chiesa, come è tradizione, la Veglia si è conclusa nella Cappella di S. Martino, dove sono conservate le reliquie e la memoria dei missionari di Chieve e di tanti martiri. Da oggi c’è una reliquia in più: quella di Rolando Rivi.
Un ringraziamento sincero al parroco don Alessandro VAGNI ed alla Comunità Parroc- chiale per l’impegno organizzativo. Di seguito riportiamo l’elenco dei martiri che hanno illuminato con la loro testimonianza il 2015 e che è stato letto durante lo svolgimento della cerimonia.                                                               Segue il martirologio allALLEGATO

 

PROGETTO CASA DO SOL BRASILE

Anche quest’anno, prima in tante scuole poi per tre settimane in altrettanti Grest, sarà con noi il percussionista brasiliano NOMINHO. Non è una novità, perché è il sesto anno che viene in Italia, tuttavia è altamente significativa la sua presenza sia per la singolarità della sua presenza che per l’importanza del progetto che intende sostenere. casa do sol

La singolarità dell’esperienza consiste nel fatto che non siamo noi ad andare in Brasile per conoscere, ma è il Brasile, cioè Nominho, che viene da noi e si fa conoscere. Nominho infatti, affermato percussionista, dedica il suo tempo all’educazione e alla formazione di tantissimi ragazzi di Salvador de Bahia che, senza il suo lavoro, sarebbero risucchiati senza scampo dalla strada. Nello stesso tempo si fa portavoce del Progetto “Giovani: diritto alla vita ed alla felicità”, promosso e gestito, nei quartieri periferici della grande città brasiliana, da CASA DO SOL, un’Associazione brasiliana da oltre vent’anni impegnata in ambito educativo. A sostegno di questo ambizioso progetto, la Siembra e il Centro Missionario, la sera di sabato 16 aprile, organizzano presso la Cascina Arcobaleno (Capergnanica) una cena brasiliana.                           Casa do sol vedi  ALLEGATO

    Cena vedi LOCANDINA

TRIVELLE SI’, TRIVELLE NO

trivelle-2Si avvicina la scadenza del Referendum popolare del 17 aprile p. v. sulle trivellazioni in mare. È un tema missionario? Direi proprio di sì, e anche fortemente ecologico. Per questo vi  offriamo alcuni spunti di riflessione, presentandovi la riflessione delle ACLI nazionali. In essa, oltre a evidenziare alcuni passaggi della Laudato Sì” e i pronunciamenti della Conferenza episcopale di Abruzzo Molise, si ricordano gli impegni presi dall’Italia alla recente Conferenza di Parigi sul clima. Al termina viene anche aggiunta anche un nota informativa sulle proposte di trivellazione per stoccaggio sotterraneo ad alta pressione di gas metano, che interessano attualmente la pianura Padana e in particolare la nostra Provincia. Un documento molto equilibrato che, sfuggendo a qualsiasi tono estremistico o di propaganda, evidenzia pro e contro di una scelta molto importante alla quale tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo. Ricordiamoci che si difende la democrazia, uno dei nostri valori più significativi e importanti, la attuandola: in questo caso andando a votare.

leggi la  LOCANDINA   

LA VISITA DEL PAPA A LESBO. È UN GESTO ECUMENICO E UN SEGNO PROFETICO DI MISERICORDIA

“La visita a Lesbo di Papa Francesco, con il Patriarca Bartolomeo I e l’arcivescovo Hieronimus II il 16 aprile prossimo è un’altra tappa dei viaggi della misericordia che il Papa ha realizzato a partire dal viaggio di Lampedusa nel 2013, con un’attenzione particolare al mondo dei migranti e dei rifugiati”. E’ quanto afferma Mons. Gian Carlo Perego, Direttore generale della Fondazione Migrantes dopo l’annuncio della visita dato oggi dalla Sala Stampa della Santa Sede.PapaLampedusa

Dopo Lampedusa, nel luglio del 2013, il Papa ha incontrato e condiviso le sofferenze dei rifugiati e richiedenti asilo al Centro Astalli di Roma, al confine tra Messico e Stati Uniti, al Cara di Castelnuovo di Porto, alle porte di Roma, “richiamando sempre il dovere della accoglienza, del rispetto e della tutela della dignità di ogni persona costretta a migrare, ricordando anche le cause di chi oggi è in fuga e bussa alle porte dell’Europa: le guerre, i disastri ambientali, le persecuzioni politiche e religiose, la miseria”.

 

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LA PAROLA DEL PAPA NEL MESSAGIO URBI ET ORBI DELLA PASQUA 2016

Cari Fratelli e Sorelle, buona Pasqua!

Messaggio-Urbi-et-Orbi-nella-Pasqua-2016_articleimageGesù Cristo, incarnazione della misericordia di Dio, per amore è morto sulla croce e per amore è risorto. Per questo oggi proclamiamo: Gesù è il Signore!

La sua Risurrezione realizza pienamente la profezia del Salmo: la misericordia di Dio è eterna, il suo amore è per sempre, non muore mai. Possiamo confidare totalmente in Lui, e gli rendiamo grazie perché per noi è disceso fino in fondo all’abisso.

Di fronte alle voragini spirituali e morali dell’umanità, di fronte ai vuoti che si aprono nei cuori e che provocano odio e morte, solo un’infinita misericordia può darci salvezza. Solo Dio può riempire col suo amore questi vuoti, questi abissi, e permetterci di non sprofondare ma di continuare a camminare insieme verso la Terra della libertà e della vita.

Il discorso completo prosegue nell’ALLEGATO

ARMI ITALIANE IN ARABIA

mercatoMartedì 15 Marzo, aerei dell’Arabia Saudita hanno colpito il mercato di Mostaba, nello Yemen, il più importante nella regione di Hajja, uccidendo almeno 107 civili e causando decine di feriti, in un’area lontana da obiettivi militari!
Abbiamo sentito qualcosa? Silenzio di tomba!

A nostra informazione, ecco le riflessioni di Renato Sacco, presidente di Pax Christi Italia.
«Cosa succede se scoprono che hai collaborato ad una strage? Niente!
Cosa succede se scoprono che hai venduto armi a chi ha preparato con calma e realizzato una strage, con 107 morti? Niente!
Ma come… niente?” abbiamo visto a Bruxelles, a Parigi operazioni di polizia, blitz, sparatorie, ricerca dei criminali, intercettazioni, arresti perché appunto minacciavano attentati e stragi. A Bruxelles ieri hanno trovato dei Proiettili di un Kalashnikov e si parla di pericolosi terroristi. Credo giustamente. Non ho motivo per pensare il contrario. Ci sono le foto e gli idenkit su tutti i giornali e in Tv.

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INTEGRAZIONE: SINDACO DI RIACE SULLA RIVISTA “FORTUNE”

DOMENICO-LUCANOLa prestigiosa rivista “Fortune” lo ha inserito tra i 50 personaggi più influenti al mondo. Ed il bello è che è l’unico italiano di questa “top 50”. Si chiama Domenico Lucano, e da tre mandati è sindaco di Riace, paesino calabrese di poco più di duemila abitanti che deve la sua notorietà al ritrovamento dei celebri bronzi. È finito fianco a fianco con Angela Merkel, papa Francesco e l’ad di Apple, Tim Cook, ma non per il suo conto in banca o il suo patrimonio immobiliare: il sindaco di Riace s’è aggiudicato la nomination per il suo impegno concreto nel campo dell’immigrazione. Il piccolo comune calabro, 1.820 abitanti, da quando Lucano è primo cittadino ha dato ospitalità ad oltre 6mila immigrati che, tra l’altro, hanno avviato anche una serie di attività artigianali ed imprenditoriali che hanno determinato la rivitalizzazione della cittadina.

Il primo sbarco avvenuto nel 1998 ha avuto un significato profondo per il paese calabrese, situato nella zona meridionale della costa jonica. Fino a quel momento Riace aveva conosciuto soltanto i flussi migratori in uscita, con i paesani che abbandonavano il loro ruolo di braccianti per andare a lavorare nelle industrie del nord. “Quella barca nel 1998 ha incontrato una comunità con un destino segnatoracconta Lucano – le case erano vuote e l’economia locale era paralizzata. Con un gruppo di amici, compagni di molte attività politiche e sociali, abbiamo fondato l’associazione ‘Città Futura’ e formato una giunta per trasformare Riace nella città dell’accoglienza. Sognavamo una cittadina basata sugli stessi valori della cultura locale, incontaminata dal capitalismo e dal consumismo. Una cultura dell’ospitalità, che trova sempre il modo e lo spazio per accogliere dei forestieri. Qui non ci sono centri d’accoglienza, qui ai migranti diamo una casa vera”. Così conclude il sindaco, che nella sua giovinezza ha fatto l’emigrato a Torino, prima di ritornare nei suoi luoghi natii. Hanno riaperto laboratori di ceramica e tessitura, alcuni bar, panetterie e persino la scuola elementare. Ci voleva poco, forse, a ben vedere: quella di ripopolare con immigrati i luoghi da cui sono partiti gli immigrati è l’uovo di Colombo, ma nessuno aveva avuto le sue intuizioni e il suo coraggio. Nessuno, a quanto pare, nel mondo.