La risposta non è semplice, visto che poche ore fa è stato eletto il terzo presidente in una settimana. Per capire la situazione politica, le proteste e l’evoluzione della situazione, è necessario fare un grande passo indietro.
In Perù è stato eletto il terzo presidente in una settimana. Si chiama Francisco Sagasti ed è stato il Parlamento a eleggerlo ad interim. Sostituisce il contenstatissimo Manuel Merino, dopo le sue dimissioni, che a sua volta aveva preso il posto di Martìn Vizcarra. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa sta succedendo in Perù da qualche tempo.
L’arrivo di Vizcarra
Il Perù, negli ultimi tempi, oltre a una grave crisi economica e alla pandemia, sta affrontando anche una pesante situazione politica e sociale. Il presidente Martìn Vizcarra, che nel marzo 2018, era subentrato a Kuczynski, accusato di corruzione, è finito a sua volta in mezzo a un’indagine per corruzione. I fatti risalirebbero al suo periodo trascorso nella regione di Moquegua come governatore.
I tentativi di riforma
Il Perù si trova da anni in una posizione piuttosto preoccupante nelle classifiche internazionali relative alla corruzione. Vizcarra, ora indipendente ma in passato affiliato ai Peruviani per il cambiamento, durante il suo mandato ha cercato di fare approvare la proposta di referendum sulle riforme necessarie per debellare la corruzione dal Paese. Si trattava di un progetto piuttosto corposo che riguardava la riforma della Corte Costituzionale, precedentemente nominata solo dal Congresso, la regolamentazione del finanziamento ai partiti e il divieto di rielezione immediata per i parlamentari: le proposte di Vizcarra sono state approvate con una maggioranza altissima da parte degli elettori. Continua nell’ ALLEGATO
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