I nostri fratelli e sorelle dell’America Latina e del Perù stanno ancora vivendo in quel clima di disagio, stanchezza, e perfino paura che anche noi abbiamo vissuto qualche mese fa qui in Italia come conseguenza della pesante crisi del coronavirus e che quindi possiamo capire a partire proprio da quanto abbiamo sofferto sulla nostra pelle. Questa la testimonianza che padre GIUSEPPE MIZZOTTI ci ha fatto pervenire dalla sua parrocchia in Lima…
Caro Padre José,
abbiamo visto una città vertiginosa, effervescente e disordinatamente informale come Lima trasformarsi in un villaggio fantasma dalle porte chiuse, le strade marcite e le luci spente… Abbiamo visto la paura dipinta sul volto dei medici, delle infermiere, degli spazzini e delle signore del mercato… Abbiamo visto ospedali ripieni di lacrime ed obitori ingigantiti… Abbiamo visto centinaia di migliaia di persone confrontate con una incertezza terribile, obbligate a a scegliere tra la pandemia e la fame… Abbiamo visto molto da vicino il caos e le conseguenze del caos… Da marzo continuiamo ad ascoltare quel grido “NON POSSO RESPIRARE!” nelle case, nei quartieri, negli ospedali, nelle strade… Un grido seguito da un altro: “OSSIGENO, PER FAVORE!!!…”.
E sembrerebbe che continuiamo ad essere sordi… Come è possibile che facciano pagare più di sei mila soles una bombola di ossigeno che costava 400? Che una medicina che costava 1 sol, lo stiano vendendo adesso nelle cliniche a 160 soles? Le prove gratuite rivendute a prezzi incredibili… I letti delle terapie intensive offerti solo al miglior offerente!… Sono espressioni di un egoismo moltiplicato per mille! E i più poveri, come Gesù sulla croce, gridando “Dio mio Dio mio, perchè mi hai abbandonato?” … Continua nell’ ALLEGATO
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