“Donne che fanno la pace” è un movimento apartitico, di migliaia di donne (e uomini) che operano per influenzare le sfere pubbliche e politiche al fine di trovare una soluzione che possa offrire un futuro di speranza e di vita nel Medio Oriente.
Nelle sue fila marciano, danzano, scrivono e pubblicano madri ebree e arabe, israeliane e palestinesi. Donne che hanno vissuto la guerra, che abitano sui confini, che hanno negli occhi le immagini dei propri figli in divisa, che conoscono l’odore del rifugio antiaereo, di rovine fumanti. Donne che hanno sepolto i propri figli al ritorno dal Libano, da Gaza, donne per le quali il Kippur è il ricordo della tragedia che ha distrutto la propria famiglia.
Il 24 settembre decine di migliaia di donne, uomini e bambini hanno intrapreso un viaggio di speranza e pace dai quattro angoli del Paese che si e’ concluso il 10 ottobre con un grande raduno a Gerusalemme, dove hanno partecipato 30 mila persone e si è parlato dell’esigenza senza compromessi di un accordo politico e una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Non vogliamo un’altra guerra, non vogliamo altre vittime, altre famiglie distrutte.
Con i miei ragazzi di Beresheet abbiamo organizzato un flash mob, una danza collettiva nel mercato di Hazor Glilit. Donne vestite di bianco, religiose e no, madri, figlie, nonne, hanno pregato insieme danzando. L’aria si è riempita di gioia ed energia pura. Non ci daremo per vinte!!! Io alle parole del profeta Isaia ci credo… lo ha scritto chiaro e tondo: “E trasformeranno le loro spade in vanghe e le loro lance in vomeri d’aratro”!
Dobbiamo fare qualcosa per far avverare la profezia…Aiutati che Dio ti aiuta. Angelica Edna CALO LIVNE – Idee – 11.10.2017 – 21