Trascrizione dell’intervista rilasciata ieri da Padre Mauro Armanini, missionario e giornalista SMA a Niamey (Niger), al Corriere della sera.
Che cosa è successo
Quello che si temeva e cioè che uno dei nostri confratelli recentemente rientrato dall’Italiaè stato poertato via da un gruppo di 8 motociclette con due conducenti ciascuna, jihadisti che da tempo operano nella zona.
Dove è stato portato
Si pensa che sia stato portato in Burkina Faso, perché c’è una maggiore protezione, foese è più facile lo spostamento verso il Mali dove probabilmente c’è una rete più organizzata.
Perché è stato rapito
Perché è bianco, è solo e il suo rapimento fa notizia e quindi fa di questo gruppuscolo qualcosa di grande ed eventualmente da emulare. Inoltre trattandosi di un religioso, fa saltare un’altra frontiera così non ci sono più limiti per questi jihadisti.
L’impegno di padre Pier Luigi
In particolare era molto impegnato nell’assistenza ai malati, ai bambini, soprattutto dal punto di vista nutritivo, con alcuni dispensari e un piccolo centro nutrizionale. Poi dal punto di vista educativo e infine soprattutto per questa sua grande attenzione al rispetto delle tradizioni e allo stesso tempo facilitando una riflessione sulla tradizione stessa. Questo si traduce nell’accompagnare i giovani nelle loro varie iniziazioni: circoncisione per i maschi ed escissione (non infibulazione) per le femmine. Allo stesso modo aveva una grande attenzione, come quando era in Costa d’Avorio, verso i ragazzi disabili o in difficoltà; lui stesso faceva anche più di 400 Km per accompagnarli all’ospedale.
Che cosa fare
É importante accompagnare come si può queste realtà, fare in modo che non siano dimenticate subito e fare pressione sulle autorità. Abbiamo a che fare con persone disposte a tutto!
————————————————————