Un “segno di Speranza” per questo anno giubilare
Nell’incontro di venerdì in sala Alessandrini la referente di Caritas diocesana per questa progettualità, Margherita Brambilla – a commento delle slide con i dati presentate dal presidente Acli Crema, Alberto Fusar Poli – ha messo in evidenza le motivazioni che rendono “il Progetto per la Speranza abitativa un’opportunità pastorale, per le comunità parrocchiali e gli enti ecclesiali, per “mettere a frutto” un bene di proprietà, facendo fronte al crescente bisogno di casa che si riscontra anche nel nostro territorio”.
Nel 2023 la difficoltà da parte d’un numero crescente di persone o di nuclei familiari ad accedere al mercato dell’affitto, sia in città che nel territorio nel Cremasco, è passata dall’8 al 13% delle problematiche rilevate, diventando la terza, dopo quelle economica e occupazionale. Continua nell’ ALLEGATO
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