Enrico e le Commissioni Missionaria e Migrantes

Carissime, Carissimi,

una delle cose che ci ha maggiormente stupito in negativo durante la pandemia, è stato scoprire che le industrie militari, nonostante tutta l’Italia fosse “zona rossa”, continuavano a produrre armi a pieno ritmo. Mentre da un lato venivano date precise istruzioni per evitare l’estendersi di un produttore di morte: il contagio, dall’altro venivano date precise istruzioni per aumentare l’estendersi di un produttore di morte: le armi. Una totale schizofrenia che soltanto noi umani siamo capaci di creare.

Se vogliamo che il CoViD-19 non sia soltanto un brutto ricordo da dimenticare, dobbiamo avere il coraggio di gridare a voce alta che non sappiamo cosa farcene delle armi, quando la nostra tragica e recentissima esperienza ci dice che abbiamo bisogno di investire in ospedali, in scuole, nell’ambiente, nella cultura. Per questo ci sembra giusto aderire alla Campagna CAMBIAMO MIRA! INVESTIAMO NELLA PACE.

Il testo che segue è l’editoriale pubblicato dalla rivista missionaria NIGRIZIA il 26 giugno scorso.

“Ognuno di noi – scriveva il teologo fiorentino Enrico Chiavacci – ha il diritto e il dovere di sapere “dove mette i propri soldi e a che cosa quei soldi servono. È un dovere morale, fondamentale per tutti”. Senz’altro per un cittadino della nostra Repubblica, che “ripudia la guerra”. A maggior ragione per un cristiano.     Continua nell’ ALLEGATO

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