Carissime, Carissimi,
in occasione del centenario della nascita di don Lorenzo MILANI abbiamo assistito, devo dire con piacere, al moltiplicarsi di attestati di stima nei suoi confronti. Mi è sembrato giusto, allora, lasciare spazio proprio a chi, con intelligenza e onestà, ha colto gli aspetti più genuini della testimonianza del prete di Barbiana.
Nella sua inimitabile azione di educatore pensava alla scuola come luogo di promozione e non di selezione sociale. Il motore primo delle sue idee di giustizia e di uguaglianza era appunto la scuola. La scuola come leva per contrastare le povertà. Anzi, le povertà. La scuola, in un Paese democratico, non può non avere come sua prima finalità e orizzonte l’eliminazione di ogni discrimine. Continua nell’ ALLEGATO
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