FESTA DEGLI ANGELI CUSTODI (Paolo CURTAZ)

curtaz_25600«Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angelinei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli». Mt 18,1-5.10
Ci sono gli angeli grandi, quelli delle grandi azioni e delle grandi battaglie. E quelli piccoli, nascosti, del quotidiano. Sono gli angeli custodi che oggi ricordiamo. Come per gli arcangeli, togliere gli angeli dalla Scrittura, purificarla da tutte quelle pagine che a noi uomini maturi e smaliziati fanno sorridere, significa tradire pesantemente la logica di Dio.
Come già vi ho detto, non ho nessun problema a credere che esista una dimensione nello spirito che mi supera e che non riesco a capire o a contenere con la mia intelligenza.
Gli angeli, puri spiriti creati da Dio, ci sostengono e ci aiutano nel nostro percorso di vita, nel nostro cammino di fede. Noi crediamo che ognuno di noi viene affidato alle cure amorevoli di un angelo.
Angeli custodi con personalità e caratteri diversi e – spero – meno zuccherosi delle improbabili rappresentazioni di fine Ottocento. Il problema di fondo è che restano disoccupati, il più delle volte perché non solo non rivolgiamo mai loro la parola, ma neppure ci passa per la testa di prestare loro attenzione… Se non ve ne siete mai accorti è perché non lo lasciate lavorare! Scherzo sempre quando incontro qualche
parrocchiano scampato ad un incidente e gli dico: «So che il tuo angelo custode è in ospedale in prognosi riservata!».
Provate, ad esempio, prima di un colloquio delicato che vi mette a disagio a chiedere al vostro angelo di contattare l’angelo della persona in questione, per mettersi d’accordo e agevolare l’incontro… Oppure provate a invocarlo quando dovete fare delle scelte difficili e non riuscite a decidervi per il meglio. O, ancora, a chiamarlo in causa prima di un viaggio (poi, mi raccomando, guidate con prudenza!). Accorgerci dell’angelo significa davvero aprirci ad una dimensione dello Spirito inattesa…
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