“Non amiamo a parole, ma con i fatti”. È questo l’eredità più significativa che ci è stata lasciata dall’Anno della Misericordia che si concludeva il 13 novembre dello scorso anno. Affinché l’Anno Santo straordinario non terminasse con l’oblio degli impegni più volte ricordati e delle promesse più volte ripetute, ecco che papa Francesco spiazzò tutti istituendo la Giornata Mondiale dei Poveri. É una grande occasione affichè, come dice lo slogan, non ci limitiamo a parlare dei poveri, ma soprattutto impariamo a prendercene cura.
Di seguito alcuni brani significativi tratti dal lungo Messaggio che il Papa ha reso pubblico per l’occasione.
«Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). Queste parole dell’apostolo Giovanni esprimono un imperativo da cui nessun cristiano può prescindere. La serietà con cui il “discepolo amato” trasmette fino ai nostri giorni il comando di Gesù è resa ancora più accentuata per l’opposizione che rileva tra le parole vuote che spesso sono sulla nostra bocca e i fatti concreti con i quali siamo invece chiamati a misurarci. L’amore non ammette alibi: chi intende amare come Gesù ha amato, deve fare proprio il suo esempio; soprattutto quando si è chiamati ad amare i poveri. Il modo di amare del Figlio di Dio, d’altronde, è ben conosciuto, e Giovanni lo ricorda a chiare lettere. Continua nell’ ALLEGATO