Bologna – Gli immigrati non ci “rubano” il lavoro e non vanno necessariamente rimpatriati: ne sono convinti quasi nove millennials su dieci, intervistati da Radioimmaginaria, primo network radiofonico in Europa gestito da ragazzini tra gli 11 e i 17 anni, in occasione della terza edizione di Teen Parade, il festival del lavoro spiegato dagli adolescenti che si è svolto il 5 e 6 settembre a Bologna Fiere. “Da tre anni stiamo costruendo un percorso tematico costruito per invitare i nostri coetanei a superare le incertezze e insicurezze che accompagnano la fase di ingresso nel mondo del lavoro” affermano i ragazzi del network radiofonico che ormai conta 50 redazioni fra Italia e Europa.
I più giovani ritengono che l’occupazione immigrata e quella autoctona in Italia siano prevalentemente complementari: l’88,8% ha dichiarato a Radioimmaginaria che i migranti non rappresentano un ostacolo per l’inserimento nel mercato del lavoro e l’82,5% è contrario alla misura del rimpatrio.
Gli unici che si discostano da questo pensiero sono gli over 26, che si dimostrano più inclini a vedere il diverso come una minaccia e credono “sia più corretto fornire agli immigrati le condizioni più idonee nel loro Paese piuttosto che adattarli al nostro”.
Alla domanda: “Tu che consiglio daresti a chi si occupa della questione migratoria?” gli adolescenti rispondono auspicando l’integrazione. Per i teenager occorre “potenziare le strutture per l’accoglienza, cercare il supporto dell’Unione Europea e invitare i cittadini a proporre soluzioni creative per l’integrazione anche a livello locale”. E molti chiedono di ascoltare il proprio lato umano: “Se fossimo noi gli immigrati, vorremmo o no essere accolti?”. Migrantes on line – 05.09.2018
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