Dopo una settimana tesa nella quale un sostenitore di Jair Bolsonaro ha ferito dei poliziotti a colpi di pistola e di granata e una deputata bolsonarista ha inseguito un uomo nero per la strada armata di pistola, la popolazione brasiliana ha dato la sua risposta. Era giunta l’ora di porre fine a uno dei governi più distruttivi della storia del Paese. Sconfiggere Bolsonaro e la sua politica di morte è divenuto un punto di onore, anche con la formazione di alleanze mai viste.
È stata una campagna alquanto priva di politica, senza dibattito sui grandi temi nazionali, proprio perché Bolsonaro è riuscito a imporre un’agenda piena di bugie. Così era necessario un grande sforzo per tentare di disfare tutta la trama. In tutto questo il programma economico e politico ha finito per essere lasciato da parte. Il clima di guerra religiosa e morale ha dato il tono a tutto il processo elettorale e si è diffusa una violenza generalizzata. Continua nell’ ALLEGATO
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