Dalla metà di aprile il Nicaragua è scosso da una serie di manifestazioni, espressioni di dissenso, aggressioni e interventi delle forze dell’ordine, che hanno prodotto almeno 76 vittime mortali (casi documentati e presentati alla Commissione interamericana dei diritti umani a oggi 19 maggio 2018), centinaia di feriti, arresti e detenzioni illegali (una decina le ‘sparizioni’ denunciate).
La protesta si è diffusa in tutto il Paese dopo la dura repressione delle forze dell’ordine contro gli studenti universitari, inizialmente scesi in piazza per questioni puntuali ma poi come reazione – appunto – all’uso di armi da fuoco contro i manifestanti da parte della polizia e alle violenze di gruppi filo-governativi (le ‘turbas’, da anni usate dal governo per smembrare le concentrazioni e manifestazioni di forze non affini al partito al potere). Gli eventi si sono sviluppati in modo molto accelerato, in larga misura spontaneo. Continua nell’ ALLEGATO
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